Gasp disegna una Dea offensiva, con Ederson in panchina, Koopmeiners sulla linea di De Roon e Muriel ad affiancare Pasalic sulla trequarti, alle spalle di Hojlund. Zaffaroni stravolge il Verona, con 5 cambi rispetto al ko interno col Torino: Ceccherini e Cabal in difesa, Terracciano, Depaoli e Sulemana in mezzo al campo, con Lazovic che si alza con Ngonge per innescare Djuric. La stazza del bosniaco induce Gasp a scambiare le posizioni di Djimsiti e Scalvini, con l’azzurro al centro perché più alto. La mossa non sembra pagare, visto che all’11’ Terracciano trova poca opposizione, si accentra e pesca l’inserimento di Lazovic, freddo a battere Sportiello con un bel diagonale. Alla Dea, che già prima del gol aveva sbagliato due disimpegni sanguinosi con lo stesso portiere e Maehle, serve il canotto per svegliarsi. Faticando a dare ampiezza al gioco, spesso si cerca Hojlund per vie centrali, ma Hien tiene bene il danese. Quando il gioco va sugli esterni, ecco però il guizzo del pareggio. Zappacosta riceve largo a sinistra, scambia in velocità con Muriel ed alla lunetta fa partire uno splendido destro nell’angolino.
Si riparte senza sostituzioni, con la Dea che prova a fare la partita e vien premiata da un clamoroso errore di Montipò che all’8’ s’impappina sulla pressione di Pasalic e gli consegna palla per il più surreale dei gol. Effetti collaterali della costruzione dal basso. Trovato il vantaggio, Gasp richiama l’acciaccato Zappacosta e Muriel per Okoli e Lookman, al rientro dopo un mese. Zaffaroni è costretto a togliere Lazovic (noie muscolari) con Faraoni, che fa traslocare Terracciano a sinistra, con Depaoli sulla trequarti. Un errore dello spaesato Ngonge innesca però Lookman che trova al limite dell’area Hojlund, bravo a fare partire una sassata che al 17’ chiude di fatto il match. Entrano Verdi e Gaich per Terracciano e Djuric, con Depaoli che si abbassa di nuovo. Gli ospiti ci provano soprattutto grazie a Verdi (bravo Toloi in chiusura) e sono anche sfortunati, con Sportiello che vola sul destro nel sette di Sulemana e Gaich che centra un clamoroso palo sulla grave leggerezza di Scalvini. Ma il risultato non cambia. L’Atalanta blinda un posto in Europa, il Verona deve riprendersi in fretta se non vuole vanificare la grande rimonta.