Tutto fatto, anzi no. Il rinnovo di Maurizio Sarri con la Lazio è tornato in stand by e per come stanno le cose oggi non è nemmeno sicuro che si faccia. Tutto è cambiato in poco meno di due mesi: a metà dicembre, a margine della festa di Natale del club biancoceleste, il patron Lotito parlava apertamente di prolungamento fino al 2025 (“Il mister non è precario, anzi ho dato mandato affinché venga rinnovato il suo contratto di altri due anni”), al 2 febbraio non solo la firma non è arrivata, ma la permanenza del Comandante a Roma fino al 2023 non è nemmeno così scontata. Tutto fatto, anzi no. Il rinnovo di Maurizio Sarri con la Lazio è tornato in stand by e per come stanno le cose oggi non è nemmeno sicuro che si faccia. Tutto è cambiato in poco meno di due mesi: a metà dicembre, a margine della festa di Natale del club biancoceleste, il patron Lotito parlava apertamente di prolungamento fino al 2025 (“Il mister non è precario, anzi ho dato mandato affinché venga rinnovato il suo contratto di altri due anni”), al 2 febbraio non solo la firma non è arrivata, ma la permanenza del Comandante a Roma fino al 2023 non è nemmeno così scontata.
