Le giovani promesse dell’attacco

Tra le possibili soprese del mondiale potrebbe esserci BENNETTE. attaccante, 18 anni, del Costa Rica: Jewison figlio di Jewisson, una specie di Asprilla del Costa Rica che pareva destinato a una gran carriera e poi non uscì dal paese. Suo figlio invece sì, è uscito: a 18 anni all’Herediano aveva statistiche irreali in fascia, tipo 6 cross e 9 dribbling tentati a partita con il 60% di riuscita, così l’ha preso il Sunderland dove sono convinti che una volta smaliziato tatticamente e inserito nel contesto possa venirne fuori un gioiello da vendere a otto cifre. Allo Stadium of Light quando entra lui la gente accende la cam del cellulare per beccare l’highlight in diretta, probabile invece che i Mondiali li giochi da titolare: ce li ha portati lui, con un assist perfetto per Campbell nel playoff con la Nuova Zelanda.
Poi c’è ISSAHAKU, 18enne del Ghana: il c.t. Addo che nel tostissimo playoff di qualificazione contro la Nigeria come nelle ultime amichevoli l’ha fatto partire titolare, alle spalle del centravanti o all’ala sinistra. La cosa certa è il talento, poco convenzionale: portamento, controllo di palla, facilità di calcio, un dribbling con esitation che pare fermi il tempo attorno a sé, a 16 anni era titolare nell’Under 20 e dominava la Coppa d’Africa di categoria segnando pure da centrocampo, a quel livello di calcio lo fermavano solo coi fallacci. In estate l’ha preso lo Sporting Lisbona battendo la concorrenza del Liverpool e gli ha messo una clausola da 60 milioni.
Infine c’è KUOL, attaccante 18enne dell’ Australia. In vita sua ha giocato 18 partite di calcio professionistico di cui solo una da titolare (per 54’ in Coppa d’Australia…), però è il più grosso oggetto di curiosità che al momento esprime il calcio oceanico e la sua capacità di spaccare partite in corso ha convinto il c.t. Arnold a portare lui e non altri attaccanti più esperti. Di certo c’è che ha talento fisico e tecnico vero, e se non esplode qui appuntamento a gennaio: è già del Newcastle, gli tasterà il polso Eddie Howe in allenamento e poi si vedrà.

Fonte: gazzetta.it

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