La qualità a costo zero. Sembra tanto uno slogan pubblicitario, ma invece è esattamente uno dei segreti dell’Inter degli ultimi anni. Beppe Marotta e Piero Ausilio, amministratore delegato e direttore sportivo del club nerazzurro, da sempre seguono con grande attenzione il mercato degli svincolati a caccia dell’occasione: da Stefan de Vrij a Henrikh Mkhitaryan, passando per Onana (ceduto la scorsa estate dopo appena un anno in nerazzurro per quasi 60 milioni di euro al Manchester United) fino ad arrivare a Marcus Thuram, una delle grandi rivelazioni di questo inizio di stagione, l’Inter dominante di Simone Inzaghi è formata da tanti giocatori arrivati a parametro zero, che hanno contribuito alla crescita tecnica della rosa nerazzurra e alla scalata europea del club.
E anche in questi mesi di mercato chiuso, i dirigenti interisti hanno cominciato a lavorare su nuovi profili in scadenza il prossimo giugno: usato sicuro, garanzia di qualità. L’ultimo nome è quello di Tiago Djaló, difensore portoghese in forza a Lilla, su cui nell’ombra si stanno muovendo anche Milan, Juve e Barcellona: rapidità e potenza sono le caratteristiche principali di questo ragazzone 23enne di 191 centimetri, che ha fatto capire al Lilla di non essere interessato al rinnovo di contratto ed è pronto al salto in una big nella prossima estate. Come già accaduto per Thuram, l’Inter aveva avviato i primi contatti con il Lilla già a gennaio 2023, nel pieno del caos del rinnovo di Skriniar: l’idea era quella di puntare su Djaló in caso di cessione dello slovacco al Psg (club dove poi è andato, ma a parametro zero). Insomma, l’apprezzamento e il corteggiamento sono datati, ora però serve trovare la chiave giusta per convincere il portoghese a sbarcare a Milano ed evitare possibili aste, come accaduto proprio con Thuram, che l’Inter l’aveva già scelta nell’estate 2021, prima del grave infortunio.