L’appartamento in centro, a centro area, ha un nuovo possibile inquilino: è già stato in città e lo prenderebbe in affitto per un anno. Il Milan per l’attacco pensa anche a Romelu Lukaku: è un’idea che avanza, non ancora una trattativa definita, ma a Casa Milan se ne parla. E lo scenario è ovviamente interessante. Lukaku ha chiuso la sua esperienza di un anno con la Roma, ha ancora due anni con il Chelsea e vuole scegliere presto la sua nuova casa. Il Napoli, con Antonio Conte che lo chiama, è da tempo una possibile destinazione ma il Milan può giocare la sua partita, un romanzone tra antipatie mai risolte, contratti milionari e incroci da derby.
Lukaku nella stagione alla Roma ha guadagnato 7,5 milioni di stipendio e ha segnato 13 gol in campionato, uno in Coppa Italia, sette in Europa League. È sembrato un attaccante ancora capace di far male in Italia e in Europa, anche se lontano dal suo livello migliore. Il Milan sta cercando di capire se possa arrivare in prestito. I rapporti con il Chelsea sono buoni – solo un anno fa dai Blues sono arrivati Loftus-Cheek e Pulisic – e l’operazione su base annuale ricorderebbe quella di Olivier Giroud, arrivato a quasi 35 anni quando molti lo consideravano in fase calante. Sbagliavano. Lukaku ha appena compiuto 31 anni e permetterebbe al Milan di avere una garanzia al centro dell’attacco. Sarebbe una strada alternativa al 9 giovane, forte, di prospettiva che tutti i tifosi aspettano in questa estate. Non solo, aprirebbe legittime domande sul possibile doppio colpo in attacco: Lukaku più un attaccante giovane. Si capirà nelle prossime settimane.
Diciamo che, ecco, se la trattativa diventasse concreta ci sarebbero un paio di questioni da considerare. La prima è ovviamente il passato interista di Lukaku, con una maglia a strisce nerazzurre dal 2019 al 2021, poi nel 2022-23. Non un avversario qualsiasi: Romelu nel biennio 2019-21 segnò in quattro derby su quattro di campionato e nel derby di Coppa Italia di gennaio 2021, quello del faccia a faccia con Ibrahimovic. Rissa in campo, eleganti minacce nel tunnel (“Ti sparo in testa”) e dissertazioni a distanza su religione e monarchia. Lukaku dopo il 4-2 per l’Inter di febbraio 2020: “C’è un nuovo Re in città”. Zlatan a ottobre dello stesso anno, dopo la doppietta nel derby: “Milano non ha mai avuto un re, ma ha un dio”. Lukaku per festeggiare lo scudetto con Conte: “Il vero dio ha incoronato il re! Ora inchinatevi! Re di Milano”.
Antonio Conte in questa storia torna e tornerà. Lukaku è il suo attaccante di riferimento e non per caso lo ha chiesto immediatamente al Napoli, all’inizio della sua nuova vita. In quel momento, sembrava un’operazione quasi scritta. Il Chelsea era più che interessato a Osimhen, Osi sognava di giocare con la maglia di Drogba e lo scambio, con ampio conguaglio a favore del Napoli, pareva logico. L’arrivo di Enzo Maresca sulla panchina del Chelsea però ha cambiato le priorità offensive dei Blues e il futuro di Lukaku al Napoli, ancora assolutamente possibile, è meno probabile. L’Arabia è l’altra ipotesi da considerare perché la stima c’è ed è reciproca. Lukaku dixit a gennaio: “Nei prossimi due anni vedo la Saudi Pro League diventare una delle migliori leghe al mondo, se non la migliore”.