L’ultimo j’accuse di Spalletti: “Chi rifiuta la nazionale, non deve tornarci…”

“Sono stati zitti, non dovevano dirmi nulla”. Luciano Spalletti, nella sua ultima conferenza stampa da commissario tecnico della Nazionale, ha raccontato come ha dato ai calciatori la notizia del suo esonero, per poi tornare sul caso legato a Francesco Acerbi: “L’ho comunicato ai giocatori e poi in conferenza stampa. Li ho chiamati cinque minuti prima tanto poi l’andazzo l’avevano percepito e noi facendo così s’è voluto togliere questo andazzo. Anche oggi sarebbe stato un polverone continuo, così come domani… Io ce l’ho con me e basta perché ho fatto male il mio lavoro. Poi posso anche tentare di dire dove la lasci? La lascio dove l’ho presa… Ma siccome non l’ho migliorata, ho fatto male il mio lavoro. Alla mia prima partita da CT si aveva paura di qualificarsi all’Europeo e ora la rilascio nella stessa situazione. Io spero che chi verrà dopo di me la migliori perché sarà così, non vado a gufare o a fare atteggiamenti.

Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non tornano più. Io in quella risposta lì mi sarò comportato anche male, ma poi c’è stato anche un dialogo telefonico. Gli ho chiesto scusa (ad Acerbi, ndr) e lui mi ha detto: ‘Mister, se mi dice così è tutto ok…’ Quindi la situazione è questa. È vero che prima me ne ero privato, ma perché volevo dar forza a Calafiori, a Buongiorno, si stava preparando Leoni. Sono convinto che anche altri avrebbero fatto questa scelta. Ho detto ‘Quanti anni ha’ proprio facendo i conti in vista del prossimo Mondiale.

Fonte: tuttomercatoweb

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