L’ultimo saluto a Gigi Riva: le lacrime di Buffon, l’abbraccio degli azzurri

In fila dalle sette. Fino alle 13. Cagliari presente. Alla camera ardente allestita alla Unipol Domus è ancora un’infinita coda di persone che ameranno Gigi Riva per sempre. In migliaia, come ieri. Gli stessi che nel primo pomeriggio si riverseranno in piazza dei Centomila davanti alla basilica di Bonaria dove monsignor Giuseppe Baturi celebrerà la messa alla quale potranno assistere all’interno circa 650 persone. Fuori sono stati allestiti due maxischermi. Davanti a Gigi, vestito con la tuta della Nazionale, vegliano senza soste la compagna Gianna Tofanari, i figli Mauro e Nicola, l’amico di una vita Sandro Camba, Beppe Tomasini, Renato Copparoni e Gigi Piras. Tanti gli ex rossoblù da David Suazo a Andrea Cossu a Daniele Conti.

Intorno alle 12.10 è arrivata tutta la delegazione azzurra che ha viaggiato a bordo di un charter. In testa il presidente federale Gabriele Gravina. Poi chi ha fatto parte della squadra con Riva, da Giancarlo Abete ad Antonello Valentini a Franco Carraro. Al segretario Mauro Vladovic. Poi il presidente della Lega di C Matteo Marani e il vice Gianfranco Zola con la moglie Franca. I più commossi? Gigi Buffon, oggi nel ruolo di Gigi Riva, non riusciva a trattenere le lacrime. Sicuramente il più turbato. Poi Fabio Cannavaro, Marco Amelia, Simone Perrotta, Marco Tardelli e quindi Picchio De Sisti che, come ricordava il figlio di Gigi Nicola, amava Riva alla follia. Ecco le parole di Spalletti: “Riva aveva qualità superiori, in un mondo che è profondamente cambiato. Questi eroi non smetteranno mai di seguirci”. Prima della chiusura della camera ardente gli arrivi del ministro dello Sport Andrea Abodi che ha sottolineato: “Fare lo stadio a Cagliari diventa l priorità per onorare la memoria di Gigi Riva”, del presidente del CONI Giovanni Malago e di Michele Uva. Sempre insieme al presidente del Cagliari Tommaso Giulini e la moglie Ilaria e gli amici Sandro. Oliviero e Riccardo Milani sempre vigili davanti a Gigi Riva.

Tantissime le corone, le sciarpe, i fiori che le persone lasciano in un pellegrinaggio silenzioso e composto. Al ristorante La Stella di Montecristo, il titolare Giacomo Deiana continua a ricevere decine di curiosi. Ha creato una zona Riva con le sue maglie bianche e ha deciso: “Questo posto resterà vuoto per sempre. Nessuno si siederà più”. Gigi amava triglie e ossobuco. Oggi a pranzo Giacomo chiuderà in segno di lutto. Ieri ha ricevuto tantissimi amici.

Fonte: gazzetta.it

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