Matteo Marani rieletto presidente della Lega Pro

Un’assemblea elettiva lampo ha confermato Matteo Marani alla presidenza della Lega Pro. Eletto solo nel 2023, il giornalista è riuscito in brevissimo tempo a conquistare la fiducia delle società, che l’hanno votato all’unanimità. Non è stato nemmeno necessario ricorrere alle schede: un’acclamazione è stata sufficiente. I votanti erano 57, perché le tre squadre B (Atalanta, Juventus e Milan) non hanno diritto di voto. Ed è filata via così, senza sorprese. Sorrisi, abbracci e tanti auguri di buon lavoro. Marani ha ricevuto anche endorsement importanti da parte delle istituzioni presenti: c’era Silvia Salis per il Coni, c’era Gravina della Figc, c’era Brunelli della Lega di A, c’era Abete della Lnd, c’erano Calcagno per l’Aic e Pacifici per l’Aia con il designatore Ciampi. E tra chi ha mosso i primi passi politici in questa categoria, oltre ad Abete e Gravina, si è visto pure Tonino Matarrese, che hanno incoraggiato il loro erede.
Con Marani sono stati rieletti anche i vice Spezzaferri e Zola. Quest’ultimo, impegnato con il progetto-giovani della categoria, si è detto “soddisfatto per i numeri. Giocano tanti ragazzi e soprattutto c’è spazio per quelli cresciuti nei settori giovanili degli stessi club. Il prossimo step, dopo quello della quantità, sarà quello della qualità e il modello devono essere Cesena e Benevento: i primi l’anno scorso hanno vinto facendo giocare i talenti cresciuti in casa e a Benevento la stessa politica sta pagando”. Un discorso molto realistico: “Questo è il modo migliore per sostenere le società e la FIGC ci ha promesso aiuti per i club meglio strutturati e con i tecnici adatti, soprattutto per la fascia dei ragazzi dai 10 ai 14 anni. Il problema è stata l’abolizione del vincolo, che ha messo in difficoltà le società e noi l’abbiamo sempre detto”

Fonte: gazzetta

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