Scaroni ha anche parlato (per l’ennesima volta) della questione stadio, una vera e propria telenovela. “La storia della stadio del Milan è diventata una saga tanto che ormai mi chiamano ‘Stadioni’ dato che ne parlo spesso. Voglio tranquillizzare i tifosi: lo stadio non serve per aumentare i costi dei biglietti popolari ma rappresenta un’opportunità per avvicinare grandi aziende che magari offrono posti e servizi esclusivi per i loro clienti. Vivremo tra poco la semifinale di Champions: potrei vendere dei biglietti dedicati alle aziende a 5mila euro, perché sarà la partita dell’anno. Sia ben chiaro, non inventiamo nulla dato che in Inghilterra lo fanno da 20 anni – ha aggiunto -. Loro guadagno dagli stadi 100 milioni, noi 40. Ecco dov’è la differenza. Io ero nel Milan di Yongong Li, nel consiglio di amministrazione, ma contavo poco. C’erano due montagne da scalare: i risultati economici e quelli sportivi, da scalare per l’appunto contemporaneamente. Da questo punto di vista il club ha fatto bene, quest’anno potremmo forse avvicinarsi al break-even. Dal profilo economico siamo andati bene e dal lato sportivo non possiamo lamentarci”.

Milan, Scaroni: “Siamo cattivi maestri. Nel calcio si usi un linguaggio appropriato”
Fonte: Sport Mediaset