La questione più stringente è chiaramente quella dell’allenatore. Ad oggi, è bene ricordare come il Milan abbia sotto contratto Sergio Conceiçao, che lo scorso dicembre – quando prese il posto dell’esonerato Paulo Fonseca – sottoscrisse un contratto fino a giugno 2026. Un accordo al cui interno esiste però una clausola in favore della società per rescindere anticipatamente nel caso in cui non ci fossero le condizioni da ambo le parti per proseguire assieme. In tal senso, avendo scontato contro il Monza la giornata di squalifica figlia dell’espulsione nel match precedente con la Roma, l’allenatore portoghese non ha ancora parlato, né privatamente né pubblicamente del proprio futuro e delle valutazioni sui 5 mesi che lo hanno visto sulla panchina del Milan. Il nuovo ds Tare avrà dunque tra i primi compiti quello di confrontarsi con Conceiçao e arrivare ad una decisione comune, con tutti gli indizi che conducono ad una separazione.
Parte dunque la caccia al suo successore, col dirigente albanese che nei giorni scorsi ha già stabilito un contatto diretto con Massimiliano Allegri, un profilo da lui particolarmente apprezzato ma che è attualmente in pole position per succedere ad Antonio Conte alla guida del Napoli (e sul quale resta vigile pure l’Inter qualora Simone Inzaghi decidesse di salutare dopo la finale di Champions League). L’ex allenatore della Juventus e Vincenzo Italiano, sempre più vicino al rinnovo di contratto col Bologna, sono i primi nomi sulla lista del Milan, ma si tratta di piste molto complicate e che rischiano di mettere i rossoneri in una condizione scomoda.
Tra i piani B che sono emersi in questi giorni ci sono quelli che portano a due tecnici attualmente ai box e alla ricerca di una nuova sfida. Stiamo parlando di Roberto Mancini, fermo dall’ottobre scorso quando fu sollevato dall’incarico di ct dell’Arabia Saudita e che nei mesi passati è stato un’opzione pure per Roma e Juventus, e Thiago Motta. Quest’ultimo è un vecchio pallino del Milan, che lo sondò per la sostituzione di Pioli al termine dell’ultima stagione ma non affondò mai il colpo spianando poi la strada alla Juventus. Il tecnico italo-brasiliano resta legato al club bianconero fino al 2027 e, fino ad allora, percepirà ciò che resta dei 15 milioni di euro complessivi di ingaggio pattuiti al momento della firma.