Al Franchi per Stefano Pioli non sarà semplicemente un ritorno a un passato felice e insieme doloroso. Sarà anche l’occasione per capire se il suo Milan ha davvero messo da parte tutti i problemi e le incertezze del terribile mese di gennaio ed è quindi pronto per giocarsi una fetta grande di stagione mercoledì contro il Tottenham. In questo senso la Fiorentina è l’avversario perfetto. Perché non ti permette di abbassare la tensione e ti prepara al clima, che sarà rovente, di Londra.
Come i rossoneri arrivano alla sfida contro i viola è noto: quattro vittorie consecutive e, soprattutto, quattro gare senza subire gol grazie a un cambio di modulo, il passaggio alla linea a tre dietro, che ha restituito compattezza ai campioni d’Italia e, poco alla volta, brillantezza anche alla fase offensiva. Rispetto alle ultime uscite non ci sarà Leao, al cui posto giocherà Rebic, ma ci sarà Bennacer, che tornerà a dividersi copertura e costruzione con Tonali.
Alle spalle delle punte – il centravanti sarà senza dubbio Giroud – toccherà per forza di cose a De Ketelaere, in crescita ma sempre alla ricerca di se stesso e di un ruolo in questo Milan. Dietro, invece, ruolo e spazio li ha certamente trovati Thiaw, divenuto improvvisamente imprescindibile per l’attenzione sull’avversario e, soprattutto, la grande abilità nel gioco aereo.