Cento candeline. Domani a Bologna Stefano Pioli soffierà sulla torta più ampia e appetitosa della sua carriera in panchina. E’ la prima volta che raggiunge la tripla cifra, e farlo proprio là dove tutto è iniziato – Stefano ha mosso i primi passi da allenatore alla guida di Allievi e Primavera rossoblu a cavallo del nuovo millennio – ha il sapore del cerchio che si chiude. E’ il suo luminoso presente contro il passato che ha vissuto più a lungo: fino a questo momento da nessuna parte si è fermato così tanto come a Bologna, ma le panchine si sono stoppate a 97. Al Milan, con le coppe europee, superare se stesso è stata una trafila più rapida. Le cento di Pioli arrivano nella settimana in cui ha spento le candeline vere – 56 anni compiuti mercoledì -, ma non è stata una settimana di grande festa. A Porto il motore del Milan si è inceppato, come se avessero messo zucchero nel serbatoio, e adesso occorre ripulire e ripartire. Vietato perdere terreno ora in campionato, anche perché dopo Bologna (domani) e Torino (martedì) il cammino rossonero si farà particolarmente impervio: Roma, Porto e Inter. LA LUNGA LISTA DEI K.O.— Pioli spiega che il lavoro dopo Porto si è svolto normalmente: “Ore vissute abitualmente, nello stesso modo di sempre. Abbiamo valutato la prestazione, le cose positive e quelle negative, e poi siamo andati sul campo per migliorare ciò che non ha funzionato. In coppa abbiamo sviluppato una partita mediocre nella gestione della palla, perché abbiamo concesso troppi palloni persi, e nella compattezza in fase difensiva. Rivederla ci ha aiutato a capire che cosa non ha funzionato. Comunque le energie sono state recuperate”. Il problema è che invece si smarriscono per strada altri giocatori, come se la lista degli indisponibili non fosse già abbastanza lunga. Oltre a Hernandez e Diaz (Covid), e gli infortunati già noti Maignan, Plizzari, Florenzi e Messias, ora in infermeria si sono accomodati anche Kessie (influenza), Rebic (caviglia) e Pellegri (infiammazione), per una lista-monstre di nove infortunati (sarà però convocato per la prima volta Mirante). “Può capitare in una stagione impegnativa come la nostra, io per fortuna so di avere un organico completo, sarà squadra competitiva e con buoni cambi”.