Pokerissimo Arsenal al Chelsea: i gunners in testa alla Premier!

Dimostrazione di forza. L’Arsenal umilia il Chelsea, demolito 5-0 all’Emirates per la vittoria più ampia della storia dei Gunners sui Blues, e fa la sua mossa nella corsa per il titolo, salendo a 77 punti e mettendo pressioni su Liverpool (in campo domani contro l’Everton) e Manchester City (giovedì a Brighton). Non è solo questione di 3 o 4 punti di differenza in classifica: è per come i Gunners hanno giocato, mostrando per tutta la partita di essere la squadra migliore, raggiungendo un livello stellare coi quattro gol della ripresa (due a testa per White e Havertz) che cancellano i Blues dopo l’1-0 iniziale di Trossard. La squadra di Arteta arriva a 12 vittorie su 14 nel 2024 in Premier, non prende gol per la quinta volta nelle ultime 6 partite e si gode la lotta per il titolo da prima della classe in attesa che giochino le rivali. Il Chelsea senza l’infortunato Cole Palmer affonda: non perdeva in campionato dal 4 febbraio, anche nella semifinale di FA Cup col City aveva dimostrato di esserci, eppure scopre nel peggiore dei modi quanta differenza c’è tra dove la squadra di Pochettino è e dove vorrebbe essere.

Arsenal stellare. Ha giocato da padrone, da prima della classe, da squadra convinta di meritare il titolo. Sbloccare subito con Trossard ha aiutato, ma Arteta ha trovato le chiavi giuste: il belga a sinistra è devastante (10 gol in campionato), Havertz con la doppietta della ripresa ha ritrovato la vena realizzativa perduta prima del Bayern Monaco, White si è inventato goleador. Tutta la squadra ha giocato al massimo: ha brillato Ødegaard, la lampadina delle idee sempre accesa, bene anche Partey davanti alla difesa e Tomiyasu nel ruolo ibrido di terzino che si accentra in mediana quando la squadra imposta. Se i Gunners riescono con continuità ad essere questi, non è impensabile che chiudano con 4 vittorie su 4, anche se nel loro menù prima della fine ci sono anche le trasferte in casa di Tottenham e Manchester United. Il Chelsea deve usare queste partite per capire cosa vuole essere la prossima stagione, più che per inseguire l’Europa. Vero che l’assenza di Palmer è un alibi, ma il Chelsea è stato inferiore anche in un primo tempo non completamente da buttare e nella ripresa è crollato, di testa dopo il primo gol e poi di fisico. Pochettino ha bisogno di tempo, ma umiliazioni come questa dell’Emirates non fanno che ridurre la pazienza di una tifoseria che confronta questa squadra con la grandezza del suo passato recente, non con quello che forse potrebbe diventare.

Fonte: gazzetta.it

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