“Ho ancora un anno di contratto, ma ora lasciatemi riposare e poi vedremo. L’entusiasmo è quello del primo giorno ed è la mia molla”. Queste le parole di Ranieri dopo la decisiva vittoria di domenica scorsa in casa del Sassuolo. Dopo due giorni di riflessione è arrivata una decisione che, a 72 anni e mezzo, è più che comprensibile. Lascia così il calcio un personaggio che ha debuttato tra i professionisti nella sua Roma 51 anni fa, e che ha vestito le maglie di Catanzaro, Catania e Palermo. Il meglio, però, lo ha dato da allenatore.
Ha iniziato nella Vigor Lamezia (prima nel suo girone di Interregionale) nel 1986, per poi fare una scalata incredibile: Campania, Cagliari, con doppia promozione, Napoli, Fiorentina (riportando i viola in Serie A e conquistando una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana), Valencia, in due occasioni, con il corredo di una Coppa del Re, una Coppa Intertoto e una Supercoppa Europea, Atletico Madrid, Chelsea (portato in semifinale di Champions), Parma (salvezza quasi impossibile), la Juventus del post Calciopoli, la Roma, in due occasioni (a un passo dallo Scudetto del 2010), Inter, Monaco, Nazionale greca, Leicester (capolavoro della carriera con l’incredibile conquista della Premier League), Nantes, Fulham, Samp, Watford e il magico ritorno a Cagliari per il gran finale. Una carriera incredibile che merita un inchino di rispetto da parte di tutto il calcio mondiale.
LE PAROLE DI RANIERI
“Ho iniziato il mio percorso qui nel 1988. Ma dopo una promozione quasi inaspettata e la salvezza ho deciso che la cosa giusta è lasciare adesso, a malincuore perché è una decisione dura”. Claudio Ranieri, attraverso i canali social del Cagliari, spiega le sue ragioni. “Sapete quanto avessi paura nel tornare e rischiare di macchiare i tre anni che mi avevano riempito il cuore. Non volevo venire, in parecchi insistevano e quando mi capitò di leggere le parole di Gigi Riva decisi di tornare, anche rischiando. Adesso però è giunto il momento di lasciarci: mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai sardi. Senza di loro non ce l’avremmo fatta, il pubblico ha creduto alle mie parole e siamo riusciti a tenere la barca dritta. Di questo ne sono eternamente grato: mi avete fatto vivere un anno e mezzo meraviglioso, sono orgoglioso di voi. Grazie di cuore, giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”, ha concluso Ranieri.