Ranieri spiega la scelta di Gasperini: “La Roma ha bisogno di una personalità forte”

All’epoca quando dissi che non era Gasperini è perché ancora non era fatta. Lui mi aveva detto: “Perché no?”, ma poi lo hanno scelto i Friedkin perché ha fatto bene ovunque è andato – ha sottolineato il Senior Advisor della Roma -.  Rende ottimi i giocatori, sa delle difficoltà che incontreremo nei prossimi due mercati, restare io e perdere un anno non avrebbe avuto senso. Lui costruirà qualcosa che speriamo dia frutti rigogliosi: schietto, dice le cose in faccia a volte anche a brutto muso. Lo conoscete tutti e quindi grazie per essere venuto qui con noi”.

Alla base della scelta della Roma vi sarebbe anche un progetto a lungo termine come sottolineato da Ranieri che verrà valutato più avanti, al fine di poter offrire a Gasperini l’opportunità di ambientarsi e far comprendere ai giocatori i propri dettami tattici: “Gasperini era antipatico ai tifosi e anche a me, ma sono convinto che la Roma abbia bisogno di una personalità forte, di un allenatore sempre incavolato, che vuole migliorare sempre. Gli diamo un anno per farsi capire, i tifosi gli devono stare dietro. È una persona leale, ti guarda in faccia. Sarò un amico in disparte che proverà ad aiutarlo”.

Di fronte alle domande dei giornalisti, Ranieri non si è voluto sbilanciare sulla questione direttore sportivo dopo l’improvviso addio di Florent Ghisolfi: “La società sta vagliando alcuni nomi, quanto prima saprete. Sulla Nazionale si è detto molto, tenetevi quello che ho già detto. Io aggiungo solo che rispetto l’Italia, ma sono della Roma“.

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