Il portiere del Bologna Federico Ravaglia è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, a poco più di una settimana dal trionfo dei rossoblù in Coppa Italia:
Sulla gioia per la Coppa Italia: “Ce la stiamo ancora godendo, ci godiamo questo successo storico perchè mancava da 51 anni per la società. Siamo ancora euforici e poi sarà bello per far festa con la città”.
Sul fatto di essere bolognese e di sentire ancora di più questo successo: “Vale tantissimo, è un’emozione speciale quella di alzare un trofeo con la squadra della mia città. E’ un qualcosa che porterò dentro di me per tutta la vita. I messaggi ricevuti? I più belli sono stati quelli della mia famiglia, ci sono sempre stati a supportarmi ed è stato bello condividere queste cose con loro”.
Sui festeggiamenti con Cremonini sulle note di Dalla: “E’ stato toccante, ho rivisto i video. Un momento unico, ho portato anche mio fratello sotto la curva per festeggiare. Sono stati momenti stupendi che ho dentro al cuore. Rimarranno dentro di me a lungo”.
Sui tifosi: “C’era tutta la città a Roma. Quando siamo arrivati all’Olimpico sentivo già la gente che dal lato nostro aveva già riempito la curva, siamo usciti con i ragazzi e vedere la città sulle tribune e sulla curva è stato da pelle d’oca. C’era la mia famiglia, c’erano i miei amici e un sacco di gente che conosco. La serata poi è stata magica, non poteva finire meglio di così”.
Sul gruppo: “La forza del gruppo ci ha permesso di arrivare in finale e di vincerla, èì un gruppo speciale. Non è scontato creare un ambiente del genere ma è stato un elemento fondamentale”.
Meglio la Coppa Italia o la qualificazione in Champions? “La Coppa è stata storica, se ne parlava da tempo e sapevamo che la società non vinceva un trofeo da 51 anni. L’anno scorso è stato incredibile, ma portare una Coppa a Bologna non ha paragoni”.
Su De Silvestri: “Per come sta fisicamente e per la voglia, per la passione e per tutto quello che mette a disposizione in campo e fuori per il gruppo penso che abbia ancora voglia di continuare a giocare. Decideranno lui e la società ma non mi stupirei se lo vedessi in ritiro tra un paio di mesi”.
Sull’alternanza con Skorupski: “Non è scontato. Sono consapevole del fatto che per un secondo portiere arrivare a fare 14 presenze non sia male, sono contento dello spazio che mi sono ritagliato. Arrivano da prestiti in Serie B e Serie C ma dal giorno in cui sono tornato a Bologna e ho parlato con mister Motta mi sono messo a disposizione con l’idea di conquistarmi il mio spazio e così è stato. Ricordo la partita con l’Inter in casa, la semifinale di Coppa Italia: mi sento partecipe di questo grande percorso e l’augurio è di continuare così”.
Su Italiano: “Il mister vive la partita come se la giocasse lui, si lascia trasportare dall’emozione, è un allenatore con grande passione che ci ha trasmesso dal primo giorno. Ci abbiamo messo un po’ a metabolizzare il cambio di guida tecnica, ma dalla prima vittoria abbiamo svoltato, la stagione è stata un totale crescendo sia in Champions che in campionato”.
Su cambio di gioco: “Il gruppo si era trovato a raggiungere risultati con un certo stile di gioco, poi il nuovo allenatore ha imposto il suo credo com’è giusto che sia e ovviamente la squadra ci ha messo un po’ di tempo ma è naturale e fisiologico. Non ci siamo scoraggiati alle prime difficoltà, abbiamo continuato a lavorare e alla fine la stagione è stata migliore di quella dell’anno scorso”.
Su prossimo obiettivo: “Riconfermarci in Europa, adesso è diventato l’obiettivo della società quello di essere stabilmente in Europa. Vogliamo cercare di fare una grande Europa League che ci siamo meritati e che ci godremo”.
Se rimane Italiano: “Noi ce lo teniamo stretto. Ci rivedremo a luglio per la prossima stagione”.