“Nello sport individuale sei da solo, bisogna avere coraggio, personalità. E un’altra cosa che non posso dire, è una parolaccia. Se perdi non puoi dare responsabilità a nessuno – ha dichiarato l’allenatore della Roma -. Ed è un esempio per gli sport collettivi, io sono allenatore e mi piace analizzare anche queste cose. Perdete tempo però se pensate che dirò il nome dei giocatori a cui mi riferivo. Quando c’è empatia è più facile dire cose ‘brutte’ e poi tornare alla situazione normale. Il rapporto è buono, molto, e andiamo tutti insieme a Sassuolo a cercare di fare risultato. Una partita che per diversi motivi non mi fa sentire a mio agio”.
Lo Special One spera nell’immediato riscatto. “Sicuramente non starò lì a girare la testa dall’altra parte e lasciare andare la situazione. Ho detto che se vogliamo avere l’ambizione di crescere, stare in una situazione di conforto non mi piace, mi darebbe più stimoli e adrenalina lottare per la salvezza piuttosto che stare in una situazione di tranquillità. Ci sono anche allenatori a cui piace giocare bene e restare lì, senza responsabilità. Ho detto che dobbiamo alzare il tono e avere meno superficialità. Ho vinto il campionato col Real con 100 punti e perso il campionato col Real a 93 punti. Punto a punto, dover vincere ogni partita è duro. C’è bisogno di quella parola da tutti, non solo da 3-4. Noi non abbiamo il potenziale per vincerle tutte, per lottare contro Juve e Inter per il campionato. Però abbiamo il potenziale di stare nella lotta per il 4°-5° posto. Dobbiamo alzare il tono, non so se riuscirò. Ho spiegato anche che si può migliorare con il lavoro di campo, perché io lavoro più con quelli che non giocano che con quelli che giocano. Cristante gioca e riposa e non riesco mai a lavorare. Poi avremo la Fiorentina, finalmente avrò una settimana piena da martedì a domenica”.