Nella VAR room di Lissone Mazzoleni e Piccinini impiegano 4 minuti e 10 secondi per passare al setaccio l’azione del gol di Kostic, per valutare 3 possibili casi di tocchi di mano. Caso 1, Rabiot: nello studio di pressing per Graziano Cesari si tratta di mani punibile ma davanti alle immagini da tutte le angolazioni le opinioni non sono univoche. Possiamo confermare che nella VOR sono stati persi almeno 2 minuti per cercare una immagine incontrovertibile, che come nello studio di Pressing non è stata trovata. Il caso 2 viene invece risolto da Mazzoleni davanti al monitor in pochissimi secondi: dopo il presunto tocco di Rabiot, il pallone sbatte sul braccio sinistro di Vlahovic che è attaccato al corpo e all’interno della “figura”, impossibile parlare di punibilità. Il caso 3 è il più spinoso: altro tocco di Vlahovic dopo lo scambio con Rabiot. Nello studio di Pressing l’hanno giudicato punibile. Siamo in grado di svelarvi che il VAR, dopo avere visto tutte le immagini disponibili per altri 2′, è giunto alla conclusione “tocco non punibile e OFR inutile”.
Il designatore Rocchi è comunque rimasto deluso dalla gestione di Chiffi per quanto riguarda falli, cartellini e nervosismo e la prestazione dell’arbitro della sezione di Padova è stata ritenuta insufficiente.
Hanno poi suscitato fastidio presso l’AIA le dichiarazioni di Simone Inzaghi, che ha chiesto rispetto. Per i vertici arbitrali, risolvere la questione del gol di Kostic in 20 secondi sarebbe stata una mancanza di rispetto assoluta, mentre i 4 minuti di review dimostrerebbero che si è lavorato con cura per evitare di commettere gravi errori. Per questo Rocchi sta già pensando di rendere pubblico il dialogo tra Chiffi e il VAR Mazzoleni alla prima occasione d’incontro con la stampa.