Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco è una frase “trapattoniana” che torna alla mente a pochi minuti dalla fine di Milan-Genoa di Coppa Italia, partita considerata spartiacque (e forse dal destino già segnato) per le sorti di Sheva sulla panchina del Grifone. “Abbiamo fatto una buona partita – conferma Andriy Shevchenko ai microfoni di Mediaset – I ragazzi sono stati bravi, ci hanno messo tanto impegno oggi ma anche qualità, secondo me abbiamo fatto una partita di sostanza in cui abbiamo cercato di creare occasioni ma anche di controllare il gioco. Sono molto contento della prestazione. I ragazzi hanno messo tanto impegno, sono state fatte anche cose belle e lavorando con loro la qualità pian piano sta uscendo. È sempre bello tornare qui a San Siro, l’atmosfera è stata fantastica. Ringrazio i tifosi del Milan per l’accoglienza, ma anche quelli del Genoa”. Inevitabile una domanda sul futuro. Sheva risponde così, con un timido sorriso: “Io giorno dopo giorno faccio il mio lavoro. Ho 45 anni, sono ancora giovane e faccio le mie esperienze: vado avanti, poi nella vita o vinci o perdi e non si sa mai cosa sia meglio. Perché la a vita è fatta così, è fatta di saliscendi: io vado avanti col mio staff, concentrati sul progetto. Se mi rivedrete sulla panchina del Genoa? Io penso…Come detto faccio il mio lavoro giorno dopo giorno. Poi la società dovrà comunicare sulle sue decisioni”.
