Tennis contro calcio. Jannick Sinner non la vede così: “È un bene che in Italia ci sia questa grande passione per i due sport. Io non ho chiesto di giocare la sera, non ho chiesto nulla. Farò il tifo per la Nazionale, speriamo che sia una giornata di festa per il calcio e per il tennis”. No, Jannik non ama mettersi alla testa di una crociata: scalfire il primato calcistico in un Paese cresciuto a pane e pallone. Ma domani sera, inevitabilmente, ci sarà una sfida nella sfida: Sinner-Medvedev, ultimo incontro del gruppo Nastase delle Atp Finals, in contemporanea con Belgio-Italia di Nations League (inizio rispettivamente alle 20.30 e alle 20.45). Entrambi gli eventi saranno trasmessi in chiaro, sulla Rai (Sinner anche su Sky).
Ma perché si è arrivati a questa inedita sovrapposizione? L’idea iniziale degli organizzatori era quella di far giocare Sinner nel pomeriggio. Anche la Rai, che detiene diritti secondari (un incontro a giornata) rispetto a Sky (esclusiva sull’intera manifestazione), aveva avanzato tale richiesta, mentre Sky aveva assunto un atteggiamento neutro. Poi, però, l’evoluzione del gruppo Nastase ha fatto prevalere un altro tipo di valutazioni. In base alle combinazioni dei risultati, collocando Sinner-Medvedev prima di Fritz-De Minaur si sarebbe svuotata di significati quest’ultima partita. In questo modo, invece, l’incertezza sull’esito del girone rimarrà aperta fino alla fine. È stata, quindi, una scelta di natura sportiva e di difesa di valore del prodotto. E l’effetto collaterale della contemporaneità con la Nazionale non fa paura. D’altronde, il presidente della Fitp Angelo Binaghi sogna di trasformare il tennis in uno sport popolare in Italia, in grado di catturare le masse proprio come il calcio. Magari, la sovrapposizione di domani sarà utile anche come test per misurare i progressi del movimento guidato da Sinner.