Esplode la polemica sui social per la decisione della Curva Nord di lasciare lo stadio nel secondo tempo di Inter-Sampdoria, dopo che ieri sera è circolata la notizia della morte dello storico capo ultrà, Vittorio Boiocchi, in un agguato a Milano. Secondo diverse testimonianze, i gruppi organizzati hanno indotto anche semplici tifosi ad abbandonare gli spalti. Famiglie con bambini sono state costrette con minacce e violenze a seguire le direttive degli ultras. Alcuni sono poi riusciti a trasferirsi al terzo anello verde o al secondo rosso.
“La curva nord ha obbligato tutti i tifosi li presenti, donne e bambini compresi, a lasciare la curva con urla e spintoni, ho pagato il biglietto per vedere il primo tempo nel secondo verde e metà del secondo nel terzo verde, un comportamento indecente da parte dei capi ultrà” una delle tante denunce piovute sui social. “Ci stanno costringendo con le minacce a uscire, un padre picchiato con la bambina, gente che ha fatto 600 km costretta a tornare a casa” recita un’altra testimonianza. Nel mirino anche le forze dell’ordine e gli steward che non hanno fatto niente per evitare quanto successo. L’ennesima brutta pagina del calcio italiano.
In queste ore in viale della Liberazione, spiega Calciomercato.com, stanno lavorando alla ricerca di soluzioni che possano in qualche misura far fronte a quanto accaduto ieri sera. Insieme al responsabile della sicurezza, l’Inter sta prendendo in considerazione misure cautelative nei confronti di chi è stato costretto a lasciare il posto pagato. Non è escluso un rimborso o un biglietto in regalo per le partite successive.
“Mi informerò su quanto accaduto”. Il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, risponde così su Twitter a un utente che ha fatto appello a lui per prendere provvedimenti sui fatti di ieri accaduti in curva nord a San Siro durante Inter-Sampdoria. Molti tifosi sui social hanno denunciato di essere stati costretti, anche attraverso l’uso di violenza, ad abbandonare il settore dopo la notizia dell’uccisione dell’ultra’ nerazzurro Vittorio Boiocchi.