Alfredo Trentalange, presidente Associazione Italiana Arbitri, ha parlato in esclusiva a Radio Sportiva.
Sul bilancio del 2021: “Abbiamo cercato di essere innovativi, stiamo cercando di fare squadra e di essere progettuali, poi non tutto riesce sempre al meglio come nelle intenzioni. A me interessano molto progetti che vadano a contrastare la crisi di vocazione, come quello del doppio tesseramento: oggi un giovane calciatore può continuare a giocare e contemporaneamente iniziare il percorso arbitrale. Coinvolgere chi gioca porta a noi una competenza maggiore delle dinamiche di gioco e a loro un maggiore senso della legalità e conoscenza del regolamento”.
Sulle donne arbitro: “Parliamo di persone molto preparate, abbiamo Ferrieri Caputi e prima Marotta che rappresentano circa mille fischietti, è un progetto ambizioso ma ci piacerebbe non doverne più parlare come una novità”.
Sull’aprirsi ai media: “Il tema della comprensione delle regole e dell’uniformità è delicatissimo. Aprire i canali di comunicazione è l’obiettivo che ognuno deve avere nei confronti del prossimo, però serve reciprocità e rispetto, quando ci sarà un clima migliore e di comprensione, e credo ci arriveremo, questo sarà possibile. Rendere pubblici gli audio del Var? Seguiamo la strada della trasparenza, con i toni giusti tutto può essere realizzato”.
Sul VAR: “Il var è uno strumento formidabile ed è visto bene da tutti gli arbitri. Il var è in continuo divenire, ha bisogno di tempo per essere compreso al meglio in tutte le sue potenzialità. La centrale unica a Lissone è determinante, una tecnologia avanzatissima come questa non può che portare benefici. Abbiamo aperto anche alla stampa per far comprendere quanto sia complesso arbitrare una partita”.
Su protocollo e On Field Review: “Capisco che da fuori tutto può sembrare diverso, ma andare al monitor è una questione di protocollo, nessun arbitro ha pregiudizi o retropensieri nel suo utilizzo. Si va volentieri al var se questo può portare a non sbagliare, è una questione etica di comportamenti e di scelte”.