Zinchenko in lacrime: “L’Ucraina non si arrende mai”

Oleksandr Zinchenko, centrocampista della nazionale ucraina, ha condiviso i suoi pensieri prima della della partita – il play off mondiale di stasera – con la Scozia. E ha commosso il mondo non riuscendo a trattenere le lacrime in conferenza stampa. A Glasgow, in palio, c’è la finale per giocarsi l’ultimo posto europeo in Qatar contro il Galles. Oltre all’aspetto sportivo, però, questa partita è carica di significato. Le parole del giocatore del City sono riprese dal sito della Federcalcio ucraina.

Zinchenko ha faticato a trattenere le emozioni. Prima della partita, ai tifosi verranno consegnate delle special card con l’inno nazionale dell’Ucraina, in modo che anche i tifosi scozzesi possano cantare insieme agli ucraini. “Prima di tutto, vorrei ringraziare la Federcalcio scozzese, la loro squadra nazionale, lo staff tecnico e i calciatori per il supporto e l’assistenza forniti al popolo ucraino. L’umore è quello che è. Ognuno di noi conosce  la situazione nel nostro paese. Voglio assicurare a tutti che domani daremo il 200% in campo”. Inevitabilmente i pensieri non sono rivolti solo al calcio. “È impossibile descrivere la sensazione se non la si prova. L’Ucraina è un paese che vuole restare libero. Non ho pensato di arruolarmi. So che posso essere più utile rimanendo in Inghilterra, impegnandomi in azioni umanitarie”.

Si gioca per un sogno. Il Mondiale. Il difensore del City cede alla commozione. E si scioglie in lacrime. “L’Ucraina è un paese che non si arrende mai, cercheremo di vincere e di andare al Mondiale ma se chiedete a ciascun cittadino quale sia il suo sogno vi risponderà che finisca questa guerra. Lo dicono anche i bambini, che non hanno piena coscienza del mondo ma percepiscono cosa sta accadendo. Ma quando si tratta di calcio, abbiamo anche un sogno: andare al Mondiale e regalare emozioni agli ucraini in questo momento difficile, perché se lo meritano. Sono sicuro che l’intero paese ci guarderà. Sentiremo il sostegno del nostro popolo, cercheremo di rendere felice e orgogliosa la nostra gente”.

Fonte: ilposticipo

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