“Sì, ho pensato di togliere il defibrillatore per poter provare a tornare a correre. Ma sarebbe stato un rischio troppo grande. Ho sempre sperato di tornare a fare il corridore, abbiamo parlato anche con il medico del calciatore Eriksen, che è tornato a giocare. Ma il calcio non è il ciclismo, si gioca in uno spazio in cui in caso di emergenza ci sono i medici che intervengono. Il ciclismo si corre sulle strade, ti trovi spesso da solo per ore. Quel defibrillatore è un salvavita per me, toglierlo sarebbe stato un rischio troppo alto, e non posso permettermelo”. È questo il passaggio più toccante della lettera aperta con cui Sonny Colbrelli, attraverso il suo team Bahrain Victorious, ha ufficializzato il ritiro dall’attività agonistica
