Giro d’Italia: Jonathan Milan vince in volata la tappa di Andora

Attacca Filippo Ganna, vince in volata Jonathan Milan lanciato da Simone Consonni: è tutto per per gli olimpionici italiani della pista il palcoscenico di Andora. Sulla riva del mar Ligure, a 23 anni, Milan si lancia nello sprint che non può sbagliare e gli fa fare un altro salto nella sua crescita di cui non si conoscono ancora i limiti. Perché nella potenza che scarica a terra ci sono tutti i dubbi e la rabbia che avvolgono un velocista quando non riesce a imporsi. Quarta tappa del 107° Giro d’Italia, Acqui Terme-Andora, 190 chilometri, 1700 metri di dislivello. A 4 km dall’arrivo, all’inizio di Capo Mele (uno dei luoghi simbolo della Milano-Sanremo), attacca Ganna. Uno spettacolo, una meravigliosa armonia. Il piemontese vola, ha ancora 7” a 2 km dall’arrivo, Pellizzari prova a inseguirlo, ma il gruppo è famelico e superPippo, nonostante la sua potenza, viene ripreso ai 500 metri proprio da Simone Consonni, che pilota perfettamente Milan. Johnny parte in testa, lungo, non vuole restare imbottigliato, rimanda indietro l’olandese Kooij che prova ad affiancarlo e batte nettamente l’australiano Kaden Groves, il tedesco Phil Bauhaus, poi Koij, Merlier e Ballerini. In maglia rosa resta sempre lo sloveno Tadej Pogacar, con 46” sul gallese Geraint Thomas e 47” sul colombiano Daniel Martinez. Miglior italiano Lorenzo Fortunato, bolognese del team Astana, sesto a 1’07”. Dopo l’amarissimo secondo posto a Fossano, ecco la rivincita di Milan, il gigante friulano della Lidl-Trek, primo a San Salvo esattamente un anno fa e maglia ciclamino nel Giro 2023. Simbolo della nuova generazione del ciclismo italiano, non solo velocista ma anche protagonista nelle grandi classiche del Nord (quinto alla Gand-Wevelgem). E vagone indispensabile del quartetto d’oro su pista a Tokyo 2021: quei quattro cavalieri che a Parigi andranno alla caccia del secondo oro consecutivo. Milan vince una tappa in stile Sanremo, con gli ultimi 50 chilometri, da Savona al traguardo, identici al finale della Classicissima. Con sole e 18 gradi, e tanta gente in maglietta e pantaloncini, qualcuno anche in spiaggia.

Fonte: gazzetta.it

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