Sull’arrivo di Mende (un classico del Tour), gran numero dell’australiano Michael Matthews, che spegne il sogno di Alberto Bettiol: un finale spettacolare tra due corridori da classiche. Matthews va in fuga dal mattino e sulla salita finale (3 km al 10%) intitolata a Laurent Jalabert prima allunga, poi riesce a resistere al forcing di Bettiol che si lancia al comando e pensa di aver messo nel sacco il rivale. A 1800 metri dall’arrivo, cioè a 1 km dallo scollinamento, Bettiol riprende Matthews e per 400 metri va a fondo senza mai guardarsi indietro. Sembra fatta per il fiorentino, ma Matthews, 31 anni, che corre per la Bike Exchange, compie un capolavoro nel resistere al fiorentino e poi lo stacca poco prima del Gpm. Bettiol secondo a 14” per il miglior piazzamento di un italiano in questo Tour (ma la vittoria ci manca sempre da tre anni, da Nibali 2019), Pinot è terzo a 32”. Per Matthews è la quarta vittoria di tappa in carriera al Tour: è stato maglia verde a punti nel 2017, e secondo al Mondiale 2015 dietro all’amicone Peter Sagan.
Per quanto riguarda la lotta per la maglia gialla, la maglia gialla Jonas Vingegaard segna un punto a proprio favore. Pogacar lo stuzzica in partenza, lo sorprende sulla prima salitella dopo appena 7 km, ma poi sulla salita di Mende, con uno stupendo asfalto dipinto di giallo, non riesce a guadagnare un metro sul danese e arrivano insieme a 12’34”. Lo sloveno si gira e vede sempre l’ombra del rivale, che in classifica lo precede di 2’22”: e questo innervosisce chi attacca, perché è proprio Tadej che deve recuperare. Tra i big, giornata difficile per Geraint Thomas, che perde 17”, così come Adam Yates a 22” e Bardet a 28”. Quindi Vingegaard comanda con 2’22” su Pogacar, 2’43” su Thomas, 3’03” su Bardet, 4’06” su Adam Yates.