Aglietti: “Napoli? Una società ha tutto il diritto di mandare la squadra in ritiro”

In Diretta Sportiva è intervenuto mister Alfredo Aglietti.
“A livello di mercato credo che il Napoli qualcosa farà, in campo servirebbe una vittoria per dare un po’ di serenità e fiducia ad una squadra in difficoltà sotto tanti punti di vista, da Gattuso ci si aspettava la scossa per ora non c’è stata. Qualcosa è successo perché erano partiti discretamente poi la situazione si è ingarbugliata fino a precipitare fino al momento spiacevole del caso sul ritiro dove si è rotto definitivamente qualcosa. E’ difficile dire chi ha torto o ragione, credo una società abbia tutto il diritto di portare una squadra in ritiro, e ai giocatori da professionisti credo due-tre giorni di ritiro non hanno mai fatto male a nessuno e forse potevano gestirla in maniera diversa, i calciatori prima e l’allenatore poi, anche se è difficile entrare in queste situazioni perché si parla di spogliatoio ma poi gli spogliatoi sono diversi, si vivono in maniera diversa e reagiscono in maniera diversa.
Il Verona sta facendo ottime cose, anche nelle difficoltà veniva da due sconfitte e 3-0 col Torino ha raddrizzato una partita che a livello di entusiasmo diventa come una vittoria, è una squadra che sta bene fisicamente non molla mai: la lotta salvezza quest’anno sarà appassionante perché non c’è nessuna squadra che si stacca, il campionato è lungo tutte devono stare attente.
Di Carmine è esploso tardi, ha vissuto diverse stagioni in B un po’ nell’anonimato segnando pochi gol, con risultati personali e di squadra non eccelsi, si è consacrato nel Perugia dove ha trovato il suo ambiente e fatto tanti gol, l’anno scorso è stato molto importante per la nostra promozione con l’Hellas. Quest’anno è partito piano, è un ragazzo che si fa problemi ha bisogno di sentire la fiducia totale da ambiente, allenatore e società se sente questo è un valore aggiunto viceversa rischia di incartarsi da solo, in serie A ci sta e ci sta bene.
Kumbulla non l’ho mai avuto perché quando arrivai a Verona si fece male subito, ma si vedeva subito che ha una grande struttura e intelligenza tattica nonostante sia giovanissimo, è una ragazzo di cui si parlava bene e c’era grande aspettativa da parte dell’Hellas”.

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