Stefano Agresti è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SULL’ERRORE ARBITRALE IN FIORENTINA-NAPOLI: “E’ un errore evidente, netto, clamoroso e inconcepibile e non mi pare che non se ne parli. L’arbitro e il Var verranno fermati perché hanno commesso uno sbaglio evidente. Se l’errore fosse stato commesso a favore della Juventus magari se ne sarebbe parlato altrettanto e magari anche un po’ di più”.
SUL MILAN: “Giampaolo ha schierato un centrocampo forse troppo tecnico e poco muscolare e questo ha dato l’impressione che la squadra fosse molle. La partita è stata decisamente negativa. Deve far riflettere la decisione di Giampaolo, annunciata ieri, di passare al 4-3-3: se per tutta l’estate ha lavorato su un modulo e gli basta una sconfitta per cambiare idea c’è qualcosa che non va. Vuol dire che ha lavorato due mesi sul nulla”.
SU ICARDI: “L’Inter ha commesso più di un errore nella gestione del caso, perché si è privata di un patrimonio tecnico ed economico per motivi che non sono mai stati chiariti. Per quanto riguarda il mobbing, ci sono delle norme che mettono a rischio anche l’Inter: il club non può tenere fuori il giocatore 2 anni, senza che questo non chieda di essere svincolato. Una regola Fifa prevede che un giocatore debba essere utilizzato in almeno il 10% delle partite stagionali. Rimanendo a Milano la carriera di Icardi rischia però di subire uno stop determinante”.
SULLA LAZIO: “E’ la favorita da prima di ieri per il quarto posto. Juventus, Inter e Napoli sono di un’altra dimensione, poi c’è la Lazio è una squadra completa, che quest’anno ha qualche arma in più rispetto all’anno scorso, come Lazzari, e giocatori importanti, come Milinkovic-Savic e Luis Alberto, che affrontano la stagione con maggiore serenità”.
SUL RIGORE PER IL BRESCIA: “Dicono che l’Ifab ha stabilito che quello è rigore, ma per me non lo è mai. Chiunque abbia giocato a calcio in vita sua, ancora si sta domandando se quello sia calcio o no. Se questa è l’uniformità verso la quale dobbiamo andare, io mi tengo la regola precedente”.
SUL MERCATO DEL TORINO: “La trattativa per Verdi è ferma: il Torino ha provato a prenderlo, proverà a prendere un giocatore offensivo da qui a una settimana. Lo sforzo importante Cairo lo ha fatto per mantenere tutti i giocatori principali, ma l’insuccesso nell’andata del playoff contro i Wolves ha aperto molti dubbi anche nei tifosi. Ora c’è il caso Nkoulou, ma al momento il Torino ha l’idea di poter rinforzare l’attacco con un inserimento, ma non è facile individuare il giocatore”.
SULLA SAMPDORIA: “La sensazione è che si possa arrivare al closing, ma ci sono dei tempi tecnici da rispettare. Le parole di Ferrero non sono state concilianti, ma penso possano far parte della trattativa. La sensazione è che anche la squadra possa risentire di questa situaizone di incertezza, quindi l’augurio è che si risolva il prima possibile”.
SU DYBALA: “La Juventus ha troppi attaccanti e deve liberarsi di alcuni di loro: non caso arrivassero offerte adeguate per lui, Mandzukic o Higuain la accetterebbe quasi sicuramente”.
