Agresti: “Tetto ingaggi? Bisognava pensarci prima perché i contratti già stipulati vanno onorati”

Così Stefano Agresti nel ‘Microfono Aperto’:

Serie B a 40 squadre? Sarebbe un errore clamoroso. Serie A? C’è il rischio che si fermi perché nel caso di un nuovo positivo c’è la quarantena per tutto il gruppo squadra. La speranza è che la curva contagi continui a diminuire.
Tetto ingaggi? Bisognava pensarci prima perché i contratti già stipulati vanno onorati. Le società vivono principalmente di diritti TV e il botteghino non rappresenta più la forma principale di sostentamento.

Abbonamenti stadio? Ci vuole rispetto per i tifosi e si sta cercando di fare qualcosa in questo senso, magari concedendo qualche bonus o risarcimento.

Bonucci? Non ha atteggiamenti simpaticissimi, a partire dalla sua esultanza. Però non possiamo nemmeno sottovalutare le sue vittorie e il fatto che sia ritenuto un giocatore ideale persino da Guardiola. Dovendo scegliere tra lui e Scirea, seppur appartenenti ad epoche diverse, scelgo Scirea. Inoltre viene sempre difficile avvicinare i giocatori di oggi ai miti del passato.

Nazionale? Prima si giocava sempre con il solito blocco, oggi ci sono moltissimi calciatori che vengono convocati pur avendo pochissime presenze in Serie A. Oggi ci sono più stage, più partite e una cultura completamente diversa.

Mancini? Grande campione, nei club aveva grande peso ma in Nazionale ha giocato poco e fallito le occasioni importanti.

Scirea? Non era un fulmine ma aveva un senso della posizione e una capacità di cogliere il tempo che anche oggi sarebbe stato straordinario. Giocatore di grande classe.

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