Al Napoli mi sarei aspettato un Top Player oltre a un Top Trainer

Storica voce di Mediaset e della Champions, Sandro Piccinini è intervenuto durante la Diretta Sportiva a commento della Nazionale e degli equilibri del nostro calcio:
Sul Pallone d’Oro: “Ci sarebbero i presupposti per scalzare CR7 e Messi. Griezmann è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione, Modric ha fatto un’annata straordinaria e sono due alternative agli extraterrestri e sono molto valide”.

Sulla Serie A: “La Juventus era già la più forte e ha saputo aggiungere Ronaldo che non ha bisogno di presentazioni, oltre a Cancelo. Gli altri hanno trovato una crescita incredibile in questo modo. CR7 ha fin qui giocato al 60% delle sue possibilità dopo il lavoro specifico post mondiale e già nelle ultime partite è infatti cresciuto. Lui alza il livello collettivo perché tutti vogliono emularlo”.

Sul Napoli di Ancelotti: “Non partiva già male con Sarri, con un livello di gioco eccellente. Anche Ancelotti – e non c’erano dubbi – si sta confermando. Sta tenendo il Napoli sulla corda con tutti gli interpreti: l’organico degli azzurri non si è migliorato rispetto allo scorso anno e spero che Milik possa continuare a crescere e che Ghoulam possa tornare presto. Mi aspettavo oltre a un Top Trainer anche un Top Player”.

Higuain vs Icardi: “Oggi Icardi ha prospettiva, ma Higuain ha giocato a livelli altissimi oltre a mantenere un ottimo momento anche ora. Stanno vivendo un momento diverso della carriera: Higuain è stato al top, Icardi ci può arrivare. Tuttavia non stanno facendo la differenza nelle rispettive squadre a livello realizzativo. Il derby può diventare un trampolino a livello psicologico. Sono squadre un po’ fragili a caccia di una conferma importante. L’Inter sta raccogliendo forse qualcosa in più, ma anche il Milan ha saputo superare una fase difficile. Il derby può rappresentare una svolta”.

Sulla Nazionale: “Il valore del calcio italiano non è straordinario e le risposte non soddisfacenti di Belotti e Balotelli sono significative. Lavorare sulla Nazionale non è facile, ci vorrebbe il coraggio di puntare su talenti del futuro e anticipare il loro ingresso in Nazionale. L’importante è lavorare bene verso l’Europeo e Mancini non deve farsi influenzare dalle critiche anche se dovesse arrivare la retrocessione in Nations League”.

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