Così Gianfranco Teotino al ‘Microfono Aperto’
SULLA JUVE: “CR7? Secondo me con l’Udinese non riposa, lui vuol giocare tutte le partite. Assenza Douglas Costa e Quadrado? Pesano moltissimo, forse è stata frettolosa la cessione di Marchisio, ma la Juve non tiene in squadra giocatori scontenti. Allegri? Non sappiamo se rimarrà, è possibile che dopo 5 anni e 5 scudetti se ne vada. La sua scelta non dipende da quello che accadrà con l’Atletico, mentre la scelta della società potrebbe esserne condizionata, spinta anche dalla maggioranza dei tifosi. Come sostituto si parla di Zidane, seppur nella concezione di calcio sia molto simile ad Allegri. Non escluderei anche un ritorno di Conte.
SULL’INTER: Icardi? Ogni giorno che passa la situazione diventa sempre più insanabile. Situazione gestita malissimo da lui, Società, Wanda e Spalletti. Tutti hanno una quota importante di responsabilità. Spalletti non è un buon gestore di spogliatoio e di campioni, vedi i casi Totti e Icardi, ma anche la Società con Marotta doveva pensare a quali erano le conseguenze di togliere la fascia, che sono disastrose. Quello che fa il presidente non lo so, ma l’Inter ha 2 amministratori delegati per gestire la Società e l’errore di Marotta è stato quello di andare a Milano con l’idea di gestire l’Inter come la Juve. Ogni società ha un suo DNA particolare, quello della Juve molto severo con i suoi tesserati, quello dell’Inter fatto di buonismo e solidarietà, tipico dell’era Moratti.
SUL MILAN: Cutrone? Potrà diventare in futuro più forte di Piatek e dovrebbe giocare di più, ma Gattuso in questo momento ritiene il polacco più forte e affidabile.
SUGLI ARBITRI: Ci vuole più trasparenza, la sera stessa o il giorno dopo bisogna ci sia una comunicazione ufficiale sul perché vengono prese certe decisioni piuttosto che altre. Credo sia necessario farle.
SULLA ROMA: Il problema principale è la confusione dei ruoli in Società e gli uomini di fiducia che ruotano attorno. La rosa quantitativamente e qualitativamente non ha niente di invidiare a Milan Inter e Napoli, percui se le cose non vanno la responsabilità è anche di Di Francesco.
