Stefano Bedon, team manager del Team Snipers di Moto3, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare la vittoria di Tony Arbolino al Mugello.
SULLA VOLATA FINALE: “E’ stata abbastanza al cardiopalma, ma un italiano che vince in Italia nel giorno della Festa della Repubblica è una felicità immensa. Quando eravamo dietro al podio, la prima cosa che mi ha chiesto è in che posizione fosse in classifica: è determinatissimo, vuole vincere il Mondiale. D’altronde ha solo 30 punti dalla vetta, mancano ancora 13 gare, c’è da pensare che possa essere tra i protagonisti della stagione”.
SUL PERSONAGGIO ARBOLINO: “Durante l’inverno ha lavorato moltissimo col suo coach, che è lo stesso di Jorge Lorenzo, per arrivare lucido a fine gara, che era il suo tallone d’Achille l’anno scorso. Per la prima settimana, dopo tutte le sedute di allenamento, ha vomitato per lo sforzo, ma è tornato totalmente trasformato. La gara l’ha realizzata così’ come l’aveva pensata e per far questo bisogna essere lucidi: doveva arrivare dietro al primo all’ultima curva, perché chi passa per primo lì, al Mugello, non vince mai”.
SU FENATI: “Il trauma riportato l’anno scorso a Misano è stato notato, perché stiamo parlando di un ragazzo di 23 anni che ha dovuto affrontare una situazione dura e pesante. Secondo me siamo sulla buona strada: fino ad adesso abbiamo lavorato molto sull’essere umano, non è più impulsivo, adesso dobbiamo lavorare sull’atleta, per recuperare il Fenati che conoscevamo. Ha un talento immenso, ma dobbiamo ancora lavorare dal punto di vista atletico”.
