Il giornalista dell’Alto Adige Valentino Beccari è intervenuto ai microfoni di Sportiva commentando gli ultimi sviluppi del caso Schwazer.
SUL CASO SCHWAZER: “Oggi alle 16:30 scoccherà l’ora X di questa vicenda che si sta trascinando da inizio 2016. Ci sarà la pubblicazione dell’indagine condotta dai Ris di Parma, dentro la quale ci sarà la verità su quello che è successo”.
SULLE PROVE A FAVORE DELL’ATLETA: “Stando alle indiscrezioni trapelate in base alle indagine dei Ris, sarebbe evidente che le provette siano state manomesse. Due le prove a discolpa dell’atleta: ci sarebbe un’eccessiva presenza di dna di Schwazer rispetto al tempo intercorso tra i prelievi e le analisi, inoltre ci sarebbe la presenza di dna estraneo a quello di Schwazer, prova madre. Sono la certificazione di una serie di dubbi e anomalie che hanno caratterizzato questa vicenda”.
SE SIAMO AD UN PUNTO DI NON RITORNO SE VENISSE CONFERMATO LO SCENARIO: “Schwazer ha confessato di aver sbagliato la prima volta che è stato trovato positivo all’antidoping, ha pagato per i suoi errori e ha deciso di rimettersi in discussione perché convinto delle sue qualità. Si è affidato a Sandro Donati, guru della lotta al doping. Si è sottoposto a sue spese ad una serie di controlli prima di rientrare per dimostrare la propria correttezza, non si è mai sottratto ai controlli a sorpresa. Poi sono successe cose incredibili: già è strano aver effettuato un controllo il primo gennaio, inoltre la provetta è stata tenuta una notte intera dentro ad un magazzino. Troppe persone hanno avuto accesso a queste provette, che erano contrassegnate anziché anonime”.
