Così Fabrizio Biasin nel ‘Microfono Aperto’
Su Chiesa: Eviterei di parlare di cifre, perché post covid saranno molto differenti. La sua posizione ideale è in modulo 4-3-3.
Su Pioli: Ha fatto fatica all’inizio ma poi ha fatto bene. Il Milan cambia ogni anno, azzerare il progetto tecnico significa ripartire da capo per cui andrei avanti con lui.
Sul campionato: Impossibile mettere tutti d’accordo. Si sta cercando di ricominciare in qualche modo per portare a casa almeno la salvezza economica. In Olanda e Francia avranno problemi legali. In Italia il virus ha amplificato i problemi che c’èrano già da anni e anni. A settembre ci sarà ancora il rischio e stadi chiusi, ma con 2-3 mesi di tempo in più si organizza meglio la cosa.
Su Perisic: In Germania non sono così contenti di lui, anche se secondo me non ha fatto male. Difficile fare qualsiasi tipo di ragionamento adesso.
Su Tonali: Su di lui ci sono tutte le squadre più importanti in Italia e in Europa, ma in questo momento l’asta è bloccata.
Sulla Lazio: Mi piace Inzaghi. Lotito e Tare hanno portato molti frutti ma non mi è piaciuta la comunicazione e l’arroganza.
Su Icardi: Secondo me alla fine resterà a Parigi, non ha fatto male.
Su Spadafora: Molto significativo quel che ha detto ieri. Molti presidenti sono scettici sulla ripartenza perché riuscire a sistemare tutti i punti del protocollo è complicatissimo.
Sull’Atalanta: 2 mesi fa sul campo era devastante ma oggi non si può dire. Milik alla Juve? Dipende da cosa ha in mente l’allenatore ma non credo che la Juve punterà su Milik.
Sulla superlega: Ad alto livello si ragiona su un supercampionato europeo, pian piano ci si arriverà per questioni economiche. Questo significherebbe relegare i campionati nazionali a campionati di serie B.
Su Kouame: Dopo un infortunio del genere non sappiamo se inciderà come prima, però è giovane e forte.
Sul Mercato: Il problema è mondiale, tutte le squadre hanno problemi. Avremo un mercato di scambi e tentativi interni per salvare i bilanci.
