Fabrizio Biasin ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SULLA JUVENTUS: “Sappiamo come funzionano le cose: c’è stato il sorpasso dell’Inter e sembra che vada tutto male, ma non è così. La differenza rispetto alle scorse stagione è che quest’anno c’è una squadra, quella nerazzurra, che sta facendo molto bene. La Juventus ha una competitor”.
SULLE ROSE DI INTER E JUVENTUS: “Conte deve stringere i denti da qua a fine dicembre. L’organico è valido ma un po’ corto. A gennaio, poi, torneranno gli infortunati e si aprirà il mercato. La Juventus, invece, è già abbastanza strutturata. Al limite dovrà operare in uscita”.
SUL PALLONE D’ORO: “Messi non è stato il migliore nell’ultima stagione, ma se fa cose come quelle fatte ieri contro l’Atletico significa che è ancora il migliore. Forse non si merita il Pallone d’Oro quest’anno, ma non riesco ad indignarmi”.
SUL NAPOLI: “Ancelotti sta commendo degli errori sul campo, ma è tutto relativo. La situazione del Napoli è inedita, il club ha scelto di farsi male da solo. Fino a quando le parti non decideranno di venirsi incontro, il problema sarà principalmente psicologico”.
SULLA ROMA: “Fonseca, Petrachi e tutta la dirigenza della Roma stanno facendo delle grandi cose. Non me l’aspettavo, complimenti”.
SU JURIC E LIVERANI: “Quando alleni due neo promosse, difficilmente riesci a vedere un certo tipo di calcio. Complimenti a loro, che non anno a disposizione un materiale umano di primissimo livello”.
SU SARRI E CONTE: “Conte, storicamente, arriva in una piazza, analizza la situazione, organizza il suo gruppo di lavoro e pretende il massimo nell’intensità. Il lavoro di Sarri è più tattico, diventa difficile vedere i risultati con certi giocatori”.
SU DEMIRAL AL MILAN: “Sento parlare di questa possibilità, ma sinceramente non porterei avanti questa operazione perché se la Juventus rinuncia ad un giocatore lo fa in maniera intelligente. Raramente si pente per una cessione”.
SUL CENTROCAMPO DELLA JUVENTUS: “In un giornata come oggi sembra che sia tutto un problema in casa Juventus, ma non è così. Vero però che ci sono dei problemi da risolvere, come i rendimenti di Ramsey e Rabiot. Il francese ancora non l’abbiamo visto, sembra che sia arrivato solo per anticipare la concorrenza. Il gallese, invece, pecca in continuità”.
SUL PARALLELO TRA LA PRIMA JUVENTUS DI CONTE E L’INTER DI OGGI: “Ci sono tante analogie. Il lavoro di Conte non è solo quello di campo, ma ha origine da fine marzo/aprile, quando ha dato l’ok a Marotta per costruire una squadra a sua immagine e somiglianza. La Juventus di allora, però, non aveva le coppe. Aspetto non da poco che sta facendo la differenza”.
SUL TURNOVER DEL NAPOLI IN PORTA: “Ho un’idea antica: vedo un portiere titolare e una riserva. Cambiare frequentemente il portiere può portare a degli sbilanciamenti”.
SU PIOLI: “E’ un serissimo professionista, sa fare bene il suo mestiere. Tante volte ha ereditato situazioni complicate. La media punti del Milan non è bellissima ma quello che si vede in campo ci racconta il lavoro portato avanti dal tecnico”.
ANCORA SUL PALLONE D’ORO: “Ronaldo è un campione straordinario, ma Messi è oltre. Certe cose riesce a farle solo lui. Se l’argentino dovesse vincere, non potrei che applaudirlo”.
SU CHI STA VINCENDO IL DUELLO A DISTANZA TRA MAROTTA E PARATICI: “Assolutamente Marotta, perché non si deve guardare solo agli ingressi ma alle richieste globali fatte dagli allenatori. L’estate scorsa la Juventus ha fatto un po’ di confusione, ricordo che voleva liberarsi di Higuain e Dybala per prendere Lukaku, cose che non è riuscita. Inoltre il monte ingaggi bianconero è piuttosto alto, non credo che la proprietà sia molto contenta di questo aspetto”.
