Biasin: “Troppa arroganza in A, i giocatori rinuncino a qualcosa”

Così Fabrizio Biasin nel ‘Microfono Aperto’:

Su un nuovo positivo tra i calciatori: Con 20 squadre e 25 giocatori per squadra, ne basta uno e chiude la Serie A.

Sulle parole di Lukaku: Se anche le sue parole fossero tutte vere, questo non significa che l’Inter abbia delle responsabilità.

Su Zhang: L’Inter aveva una montagna di debiti e l’ha ripianata. La squadra era precaria e adesso si ritrova con giocatori di primissima fascia. Prima arrivava settima, adesso è stabilmente in zona Champions.

Sul mercato: Complicato ragionarne adesso. Il calcio? Nasce per giocare una partita a settimana, massimo 2. Giocarne 3 a settimana significa forzare di molto le cose ed è normale che ci si esponga a tanti interrogativi.

Sul campionato: Dovremo cercare di ridurre i tempi per salvare la stagione, diritti televisivi, ed avere vincitori e vinti. Bisogna provarci, ma dovremo avere anche un piano B nel caso ci fosse un nuovo stop. Se si interrompesse adesso, si avrebbe il tempo per organizzare al meglio la prossima stagione, ma è giusto fare un tentativo.

Sui fatturati: Ci sarà un ridimensionamento generale. Quei club che hanno fatturati elevati possono affrontare questa situazione più serenamente, le altre società mi preoccupano.

Su Icardi alla Juve: La Juve ha provato a prenderlo più volte ma ha sempre trovato dall’altra parte un no perché Icardi sperava di continuare all’Inter. All’ultima ora del mercato scorso si è convinto ad andare a Parigi.

Sul taglio ingaggi: I giocatori devono rinunciare a qualcosa, quello che non mi piace è vedere una sorta di arroganza e di piedistallo soprattutto in Serie A. Viviamo in un momento storico assurdo ed incredibile, altrimenti non siamo persone ma bestie.

Sulle partite senza pubblico: Juve-Inter è stata una bella partita ma in una situazione strana. Forse dovremo abituarci a questo genere di calcio. Sarà un non spettacolo. Inoltre, a causa delle tempistiche ridotte, bisogna capire se sarà possibile far vedere tutte le partite in TV.

Su Rossi o Agostini: Da un punto di vista mediatico Agostini ha avuto meno appeal e per quello che ci ha fatto vivere io dico Valentino. Per me è superiore.

Sulla ripartenza del Campionato: Capisco De Laurentiis che voglia ricominciare perché gran parte dei suoi introiti derivano dal calcio ed è logico. Ma ricominciare per vincere o evitare di retrocedere mi pare illogico in questa situazione.

Sulla Bundesliga: Il calcio ripartirà ovunque, prima o dopo, ma non si può imitare gli altri. Qui siamo in una zona diversa e non possiamo paragonarci con altri paesi.

Su Ibra: Lo terrei sempre in un gruppo, perché al di la di quello che sa fare sul campo, è un giocatore di grande esperienza e sa cosa significa vincere. Il Milan purtroppo sembra non avere queste intenzioni.

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