Biscardi: “Conte alla Mou? Non vuole esaltarsi troppo e rischiare il ribaltone mediatico…”

Durante il microfono aperto di Sportiva, Maurizio Biscardi ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco le sue considerazioni:
Sui singoli del Brescia: “Balotelli? Mi è parso in discreta condizione dopo la squalifica. Ha grandi potenzialità che spesso disperde. Se sarà concentrato potrà fare bene. Tonali? Un grande giocatore, deve crescere ancora ed è coccolato nel Brescia”.
Sul razzismo: “Servono serietà e pugno duro. Bisogna capire come arrivare a combattere il fenomeno. Non significa scaricare tutto nella responsabilità oggettiva: così diventa uno strumento di pressione nei confronti della società”.
Su Inter-Lazio: “Quella di stasera è una gara cruciale. Una vittoria dell’Inter sarebbe uno squillo importante, una sconfitta potrebbe rallentare molto l’euforia. Conte è esperto in queste situazioni, bisogna vedere se la squadra è recettiva. Oggi potremo stilare primo bilancio”.
Sull’allenatore del Milan: “Il primo nome che circola per la panchina del Milan è quello di Spalletti, ma credo che non se ne riparlerà per circa un mese. Ovvio che dipende anche dai risultati che i rossoneri faranno prima della pausa”.
Sul nuovo San Siro: “Gli stadi devono essere belli e funzionali, non ci si può fermare dietro alla storia. In Inghilterra ad esempio hanno deciso di rifondare monumenti veri e propri per adeguarsi alla modernità”.
Sul parallelo Conte-Mou: “Conte e Mourinho hanno caratteri simili e sono due grandi allenatori. Sono convinto che le buone cose che si dicono in queste settimane sull’Inter sono preparative nel caso di situazioni non positive verso il ribaltone mediatico che da qualche anno accade a un certo punto della stagione. Conte lo sa e sta avvertendo i giocatori e i tifosi di non esaltarsi troppo e di rimanere con i piedi per terra per evitare brutte sorprese”.
Su Ramsey: “Giocatore importante, ma non l’unico. La Juve ha due squadre e chi gioca può dare la svolta in una singola partita. Lo ha fatto Matuidi, Pjanic. Mi sembra ancora in ritardo è Rabiot, ancora non entrato appieno nel mondo bianconero”.

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