Broggi (tuttobici): “Vuelta 2019, promossi e bocciati. Aru si è preso il virus anche per lo stress”

Paolo Broggi, giornalista di tuttobici, ha commentato ai microfoni di Sportiva la Vuelta che oggi passerà agli archivi con la vittoria di Roglic.
SU ROGLIC: “Di tutte le gare a tappe che ha disputato quest’anno, l’unica che non ha vinto è stata il Giro d’Italia classificandosi 3°. L’anno prossimo punterà sicuramente al Tour de France”.
SUGLI SLOVENI NEL CICLISMO: “E’ il classico caso di fioritura di talenti. Roglic viene da salto con gli scii, è nel ciclismo da poco tempo, mentre Pogacar è un talento che era atteso. Ci si aspettava un’esplosione da parte sua”.
SULLA DELUSIONE DELLA VUELTA 2019: “Grande delusione Quintana, che continua a non uscire dal tunnel nel quale si è infilato. Parte sempre grande favorito in queste corse a tappe senza però riuscire ad esprimersi ai suoi livelli. Altra delusione è quella rappresentata dalle nuove leve del ciclismo spagnolo, ancora attaccato a Valverde. Male pure i corridori italiani, abbiamo raccolto praticamente niente”.
SU ARU: “La sua situazione è molto complicata. Sono stati commessi diversi errori anche perché all’interno della squadra ci sono diverse correnti di pensiero che hanno portato a prendere delle scelte sbagliate. E’ stato un errore portarlo al Tour de France, sarebbe stato meglio preparare la Vuelta con maggiore calma. E’ stato anche lo stesso corridore a voler accelerare i tempi di recupero. Gli esami di ieri hanno evidenziato la presenza di un virus che colpisce quando si è particolarmente debilitati perché sotto pressione”.

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