Alessandro Iovino, tifoso napoletano ed autore del libro su Cavani, è intervenuto nel “Bar Sport” per parlare della squadra partenopea in vista della sfida di questa sera con il PSG: “Cavani? Non lo sento da tempo, ma stasera è come fare un tuffo nel passato. A Napoli avvenne la sua consacrazione. La sua parabola è improntata su un professionista che ha sempre dato il massimo. Quando arrivò era un sudamericano atipico, diverso da quello a cui eravamo abituati. Cominciò con un lavoro costante e lento ma che è cresciuto sempre di più. Ha fatto si che i napoletani, dopo un momento di incomprensione quando lui se ne andò, dopo tanti anni parlano ancora di un suo probabile ritorno, perché qui ha lasciato un ricordo ed un’esperienza unica, dato che garantiva gol tutte le domeniche. Professionista anche nel non dire, dato che ha fatto trapelare il suo attaccamento e amore verso questa città. La sera in cui segnò una tripletta alla Juve, lui mi raccontava con l’emozione agli occhi di quando l’intera curva gli dedicò ‘O Surdato nnammurato’. Nonostante il grande contratto e l’esperienza a Parigi, queste emozioni le ha vissute solo qui. Il Napoli? Sono rimasto molto colpito dalla prestazione fatta a Parigi. La vittoria ci stava tutta e poteva cambiare il destino del girone. Stasera ci aspettiamo la vera consacrazione, la nostra squadra ha tutte le carte in regola per fare bene”.