Cecchi: “Farei un applauso a Zhang per la scelta di Marotta”

Questi i temi trattati da Stefano Cecchi nel ‘Microfono Aperto’:
SUL TORINO: Dopo tanti anni senza risultati, alla fine la frattura arriva. E’ una squadra che sta soffrendo assai e capisco la delusione dei tifosi.

SULLE CONTESTAZIONI: Ma quando mai nel calcio c’è equilibrio? E’ sempre stato così, solo che oggi ci sono i social e le nuove tecnologie che legittimano ogni opinione.

SU SARRI: E’ prigioniero del fatto che le vittorie non gli sono sufficienti, si pretende anche la bellezza. La Juve in questi 5 anni ha vinto tutto il possibile e ripetersi non è semplice, seppur Sarri sia in corsa su tutti i fronti.

SU RONALDO: Scelta concordata quella di non farlo andare in panchina. Centellinare le energie di un campione così grande non è una scelta da condannare.

SU SAMP-FIORENTINA: Sul primo rigore di Ramirez non c’è stata grande discussione, nel mio calcio non è rigore, ma con le regole del calcio di oggi è un rigore sacrosanto. Irrati ha avuto l’umiltà di correggersi.

SUL RIGORE MILAN-JUVE: Noi tifosi vediamo il calcio con gli occhi della passione. Nel mio calcio ideale non lo do mai quel rigore di Calabria, ma nel calcio moderno si.

SULL’INTER: Farei un applauso a Zhang per la scelta di Marotta. Oggi il campo ci racconta della grandissima visione di Marotta, che ha costruito una squadra più forte di quella di Icardi, Perisic e Nainggolan. Conte? Ha avuto acquisti importantissimi dal mercato, ma alla fine vuol dimostrare che il più bravo è lui.

SUL GENOA: Sta crescendo ed ha fatto alcuni buoni acquisti. Nicola sta facendo bene, per questa squadra è più utile di Motta

SUL CHALLENGE: La chiamata arriverà inevitabilmente. E’ uno strumento per fare chiarezza. A me non interessa la sacralità dell’arbitro ma la sacralità del risultato.

SUGLI ARBITRI: Prima o poi dovranno spiegare le loro scelte, così come fanno i giudici quando emettono una sentenza.

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