Cecchi: “Forse Giampaolo non era pronto per il Milan, ma non è colpa sua”

Stefano Cecchi, durante il microfono aperto di Sportiva, ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco le principali considerazioni:
Sulla maglia verde: “La Nazionale in verde? Perché? Non c’era nemmeno il tricolore sulla maglia… Non capisco perché non si voglia rispettare la tradizione dell’azzurro”.
Su Conte: “Sicuramente è un ottimo allenatore ma ha fatto anche dei flop: in Europa con la Juve, le macerie lasciate al Chelsea, l’addio ai bianconeri. Si tende a dimenticare il negativo per esaltare il positivo”.
Sulla Nazionale: “Mancini non si discute, ma ha passato un girone tutt’altro che difficile. Ieri l’Italia ha vinto con un rigore e un autogol nonostante un possesso palla di grande superiorità. La nostra Nazionale può fare a meno contemporaneamente di Sensi, Zaniolo e Castrovilli: significa che il nostro centrocampo ha abbondanza. Mancini può scegliere anche in difesa e non è poco”.
Sul Milan: “In questo momento è figlio di molti errori, ma non è colpa solo di Boban e Maldini: il processo è più ampio e inizia dai tanti milioni spesi da Mirabelli. Poi i 70 milioni per Piatek e Paquetà. E poi si spendono 20 mln lordi per 3 portieri… Forse, per temperamento, Giampaolo era ancora lontano dall’ambiente milanista. La pressione è forte e l’allenatore probabilmente non era pronto, mi è sembrato smarrito nelle dichiarazioni e nel comportamento. Ma non è certo solo colpa sua. Sarebbe grave se il Milan non arrivasse in Europa League. Pioli non è un rivoluzionario, che sa dare concretezza alla rosa esistente senza esperimenti. Penso che un posto in Europa lo troverà”.
Sulla Juve: “Sarri è stato bravo a riadattare la squadra sfruttando le qualità della rosa. Con il 4-3-1-2 ha esaltato anche Dybala. Ma se Douglas Costa non si fosse infortunato avrebbe fatto questo esperimento?”.

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