Stefano Cecchi ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SULL’ESONERO DI MONTELLA: “La situazione non era più sostenibile, ma nella scala delle responsabilità metto prima di lui una campagna acquisti deficitaria. Mi aspettavo che la Fiorentina avesse già scelto il nuovo allenatore”.
SU JUVENTUS-LAZIO IN ARABIA: “Che senso ha giocarla là? L’unica ragione sono solo i soldi, il calcio muore così”.
SE TRATTENERE CHIESA È STATO UN ERRORE: “Oggi dico di sì. Commisso voleva dare un segnale forte al suo arrivo, ma se Chiesa deve giocare così meglio farne a meno. Il calciatore, però, deve capire che ha davanti tutta una carriera, a 21 anni si gioca sempre col solo in fronte. Non ha il diritto di intristirsi, Firenze non è una gabbia”.
SUL GENOA: “Thiago Motta ha le caratteristiche per essere un buon allenatore ma non lo si butta nella mischia come è successo al Genoa”.
SULL’ATTACCO DELLA JUVENTUS: “Era stato Sarri a convincerci che i tre tenori là davanti non potessero giocare insieme, poi le cose sono cambiate. Sarà interessante vedere che soluzione offensiva adotterà contro la Lazio, capiremo molto della Juventus del futuro”.
SU PLATINI: “Da dirigente mi ha lasciato molto perplesso da un punto di vista etico per alcuni comportamenti”.
SU MAZZARRI: “Forse anche lui è un problema in questo momento, ma non è il principale dei problemi del Torino. Davvero pensavamo che questa squadra potesse correre per l’Europa? Verdi non è quello di Bologna e la difesa è fragile. Ci sono problemi anche a centrocampo. Probabilmente il Torino non è forte come pensavamo. L’anno scorso Mazzarri è riuscito a coprire le debolezze della squadra”.
