Così Stefano Cecchi al ‘Microfono Aperto’:
Calcio giovanile e dilettantistico? Sta pagando un prezzo altissimo, come tutto lo sport e le altre attività non primarie. Spero che in tempi brevi possa ripartire anche quel mondo.
Milan? Jovic sarebbe un disegno di calcio diverso, che guarda al futuro rispetto a quello di Ibra. Rafinha? Buon giocatore ma non ha continuità.
Nuovo stadio di Firenze? Vicenda ingarbugliata, c’è uno stallo totale. Iachini? Il passato lo accusa, il suo arrivo a Firenze è stato vissuto come un rimedio ad una malattia. Non viene visto come l’allenatore che incarna un sogno.
Icardi? Se tornasse in Italia vestendo la maglia bianconera, la Juve farebbe un grandissimo colpo. Tonali? Sarebbe affascinante una scommessa su di lui.
Calcio? C’è voglia di tornare allo sport e allo spettacolo, di ripartire con le dovute garanzie di sicurezza.
San Siro? Vicenda paradossale. Giusto intervenire sugli stadi, ma perché dobbiamo buttarlo giù? E’ lo stadio più bello d’Italia, una meraviglia architettonica non solo per fascino e storia, ma anche per visuale.
Gattuso? Ha fatto bene a Milano e sta facendo bene a Napoli. Il suo gioco non fa impazzire dal punto di vista estetico, ma è un calcio semplice ed essenziale.
Il Milan di Sacchi? Squadra straordinaria ma non la più forte di sempre. Ha segnato l’evoluzione del calcio italiano, ma il grande Torino da un punto di vista della forza era un’altra squadra.
