Cecchi: “Vedo ancora un’anima Juve ‘allegriana’. A volte frena gli eccessi di un ‘sarrismo’ velleitario”

Stefano Cecchi ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SU JUVENTUS-BAYER LEVERKUSEN: “Da una parte c’era una squadra velleitaria che ‘ticchettava’, dall’altra una intelligente che ha sbranato l’avversario e ne ha fatto polpette. Il possesso palla è una falsa bellezza”.
SU HIGUAIN: “Nel calcio sono tante le componenti che fanno sì che un giocatori determini se stesso a livelli diversi. La sua storia è curiosa: due anni se ne andava dalla Juve perché ritenuto incompatibile con Ronaldo, fa malino al Milan e al Chelsea prima di tornare in bianconero e scoprire che è il giocatore ideale per aprire gli spazi a CR7. La differenza la fa la testa e Higuain in questo momento è convinto, si sente dentro ad un progetto di calcio”.
SUL PARAGONE CON GIOCATORI-VINI: “Franck Ribery, che ormai è un toscano francese, lo abbiano al Chianti Classico Riserva. Castrovilli è il Rosso di Montalcino, mentre il Brunello è Ibrahimovic, talmente forte che esagera”.
SU TATTICA, TECNICA E JUVENTUS: “Per vincere nel calcio moderno servono sia tattica che talento. Le squadre di talento senza un’idea si gioco si perdono e la sola tattica non basta per vincere. Non ho dubbi però sul fatto che pesi più il talento. L’allenatore bravo è colui che costruisce un sistema di gioco attorno ai talenti che ha a disposizione. E’ quello che sta facendo Sarri. Questo modulo consente alla Juventus di togliersi dalla dipendenza di Ronaldo e giocare un altro calcio. Ieri sera mi è piaciuto da morire Cuadrado terzino, sembrava Dani Alves”.
SULL’ATALANTA: “Avrebbe dovuto tirare una sana pallonata in tribuna sul finale, paga la mancanza di esperienza internazionale”.
SU BARCELLONA-INTER: “Sono curioso se Conte saprà limare il luogo comune che lo vede bravo solo in una competizione. L’Inter non può essere squadra solo da campionato”.
SU GIAMPAOLO: “Credo poco alla storia che i calciatori giochino contro l’allenatore. Nell’ambiente Milan non si è creata la giusta amalgama per favorire un signore che voleva seminare un certo tipo di grano (che non attecchisce)”.
SU MAZZARRI: “Non credo che meriti l’esonero per quello che ha fatto il Torino in questo inizio di stagione”.
SULLA JUVENTUS: “Questa Juventus è anche ‘allegriana’. Paradossalmente, ieri sera, era più ‘sarriano’ il Bayer Leverkusen che i bianconeri. Allegri ha fatto qualcosa di straordinario nei suoi anni alla Juventus: ha saputo tenere la squadra sempre sul pezzo e ha avuto delle grandi intuizioni tattiche. Vedo ancora un’anima speculativa nella Juve che a volte frena gli eccessi inutili di un ‘sarrismo’ velleitario”.

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