Così Gianfranco Teotino nel ‘Microfono Aperto’
SULLA JUVE: Con l’Atletico tutto è possibile, in questi giorni abbiamo visto anche le rimonte più incredibili. Ci vuole un’impresa perché l’Atletico è solido e difficile da battere. Bisogna che la Juve sblocchi da subito il risultato, ma se passa il turno la Juve diventa la principale favorita per la Champions. Giocherei con il 4-2-3-1 con un trio alle spalle di Ronaldo composto da Bernardeschi, Dybala e Mandzukic. Con questo modulo la Juve avrebbe una forza d’urto superiore a quella del 4-3-3, che è il modulo più utilizzato da Allegri. Per lui la tecnica è sopra ogni cosa, pensa che la qualità dei suoi giocatori sìano sufficienti per vincere le partite ad ogni livello. Questo però non è più sufficiente. Oltre alla tecnica ci vuole un’organizzazione di gioco più definita, lasciando meno libertà ai giocatori. Dybala? Allegri pensa possa adattarsi a posizioni diverse dal campo, io invece lo vedo bene nel vivo del gioco, accanto ad una prima punta e non partendo dalla fascia laterale. Il nr. 10 dovrebbe essere titolare fisso. Il ritorno di Conte? Plausibile. E’ stato brutto il divorzio soprattutto da parte di Conte, ma lui è rimasto nel cuore di molti tifosi juventini. Se però il problema della Juve è riuscire finalmente a vincere la Champions, Conte non è l’allenatore che ha un’esperienza in questo senso e finora le sue avventure in Europa non sono state positive.
SUL VAR: Quello che doveva essere un aiuto per gli arbitri si sta trasformando in una sorta di microscopio che ingrandisce tutte le azioni e i contatti. Secondo me si deve mantenere una centralità dell’arbitro, ieri ho visto molti rigori ridicoli.
SU BUFFON: Finora la stagione non era stata negativa, ogni atleta ha struttura fisica e psicologica diversa, lui è arrivato a 40 anni come portiere di primissimo livello. Ieri ha commesso un errore goffo che è costato carissimo al PSG.
SULL’AJAX: E’ una formazione interessantissima, gioca un calcio affascinante, ha giovani molto forti, ha fatto un’impresa a Madrid ma francamente non la vedo arrivare in fondo alla Champions.
SUL MILAN: Oggi ci sono le regole del fairplay che il Milan ha subìto e subirà, questo potrebbe limitare il mercato.
SU MILIK: E’ un centravanti che rispetto a Icardi è un po’ meno killer-instinct ma ha più tecnica individuale. Al Napoli sta facendo molto bene e mi auguro possa continuare il percorso di crescita che si era interrotto con l’incidente.
