Aldo Vitali, direttore di “Tv, Sorrisi e Canzoni”. grande tifoso nerazzurro, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare il momento dell’Inter.
SU GODIN: “E’ un buon colpo, che preannuncia l’addio di Miranda: praticamente sono due coetanei che si scambiano il posto. Più a lungo termine, Godin può significare che sia Skriniar il sacrificato, perché purtroppo anche quest’anno l’Inter deve fare una plusvalenza di 50 milioni. Cedere Skriniar per Modric? È il Pallone d’oro, ma ha 33 anni, non so se lo farei, anche perché non credo che sia l’unica soluzione a centrocampo. Adesso la difesa è perfetta, mentre l’Inter ha un centrocampo talmente da mettere a posto che potrebbe bastare anche qualcosa meno di Modric. Abbiamo tanti palleggiatori, ma nessuno che possa fare contrasti e recuperare palloni. Godin vuol dire Simeone? Quando l’ho letto, ci ho pensato subito: manda avanti il capitano e poi arriva lui. È una classica ‘cholata’”.
SU SPALLETTI: “Non nascondo che Spalletti, che stimo, fa una partita buona e una no. Non mi sembra che abbia portato l’Inter ad avere un gioco e una mentalità giusti dopo un anno e mezzo. Gli imputo questo intestardirsi sul 4-3-3, quando è stato dimostrato che Icardi gioca molto meglio con un’altra punta accanto”.
SUL RINNOVO DI ICARDI: “Nei limiti della decenza, visto che è un top player a livello mondiale e uno dei 2-3, con Skriniar, che ha l’Inter, credo che dovrebbe essere pagato quello che chiede. Guadagna 4,5 milioni all’anno, che alla Juventus è lo stipendio del secondo portiere… Se l’Inter vuole avere davvero la mentalità delle grandi squadre europee deve anche adeguarsi all’idea che i giocatori rappresentativi si pagano tanto”.
SULL’EUROPA LEAGUE: “Mi dispiace che si sia usciti dalla Champions League senza lottare, ma detto questo, con lucidità, non è male la retrocessione, perché l’Europa League è una competizione abbordabile. Possiamo arrivare avanti e dobbiamo fare il possibile per vincerla. Se arrivassimo nelle prime quattro in campionato e andassimo avanti in Europa League non sarebbe una stagione buttata, ma di esperienza e di miglioramento”.