Nel Microfono Aperto per rispondere alle domande degli ascoltatori è intervenuto Stefano Cecchi de “La Nazione”.
“Se dovesse passare da Icardi a Dzeko sarebbe un grosso passo indietro per l’Inter: il bosniaco ha esperienza e fisico ma il meglio lo ha già dato, Icardi è un formidabile cacciatore d’area e questa è forse l’unica stagione che ha sbagliato.
Si può anche contestare ma la Juve ha respiro europeo nella scelta di terzini come Cancelo e Alex Sandro: il portoghese in molte squadre sarebbe un’ala ma a livello internazionale è l’approccio giusto farlo partire da dietro.
Montella è stato il miglior allenatore della gestione Della Valle e per me ha fatto vedere il più bel calcio a Firenze degli ultimi 40 anni: ma a mio parere è sbagliato tornare, perché un nuovo ha sempre un credito, una sorta di luna di miele, mentre quando ti lasci ti porti dietro delle critiche, quei veleni che alla prima gara sbagliata possono tornare subito fuori. Detto questo la scelta della Fiorentina di puntare su Montella in un momento come questo la capisco vista la decisione di Pioli, da cui dovrebbe imparare Ventura, che ha rinunciato allo stipendio per non perdere la dignità. Perché sminuire la scelta di Pioli? Ha rinunciato ad oltre 300 mila euro, altri non lo hanno fatto e lui sì: è una mosca bianca, si è dimostrato una persona seria. Ha perso soldi per non perdere la dignità”
La Ferrari è come questa primavera, tarda ad arrivare. Mi sembra sia cambiato solo il baffo di Vettel: è un mistero questa squadra che ogni anno annuncia sfracelli e poi… per ora l’ambizione è solo una velleità.
In Milan-Lazio per me il rigore di Durmisi è netto, quello finale vedendo immagini in diretta l’avrei dato, rivedendolo no. Poi come ribadisco sempre, come ci sono i giocatori scarsi sbagliano anche gli arbitri, oggi però con la Var almeno li errori più macroscopici vengono corretti come sul penalty di Acerbi.
Io amo lo sfottò ma c’è il limite del buon gusto, e quel gesto di Kessié e Bakayoko di sventolare la maglia di Acerbi dopo averla scambiata non è ironia. Ci vuole rispetto per l’avversario”.
