Difficile quantificare le plus-valenze malate, ma l’abuso c’è

Marco Iaria, collega de La Gazzetta Dello Sport, ha analizzato ai nostri microfoni il tema delle plus-valenze trattato quest’oggi sul quotidiano:
Sul nostro calcio: “Lo stato di salute del nostro calcio non è buono. Crescono i costi e se non fossero intervenute le plus-valenze (731 mln) si sarebbe creata una voragine. La quota ‘malata’ è difficilmente quantificabile, ma l’abuso c’è”.
Sulle plus-valenze: “Quello delle plus-valenze è un problema complesso, perché il valore di un giocatore è aleatorio. Stabilire in modo inconfutabile che sia gonfiato è difficile. Bisognerebbe analizzare i trasferimenti incrociati fra club in più esercizi”.
Sui dati: “Indubbiamente, analizzando i dati macro, in un fatturato di 2,4 mld i 731 mln di plus-valenze creano un sistema malato, che non può funzionare. Se esse sono reali e hanno portato entrate, non ci dovrebbero essere problemi di cassa, altrimenti non le sono. Il fatto che le plus-valenze siano controllate lo osserviamo dal fatto che il debito continua ad aumentare, soprattutto quello bancario”.

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