Dimissioni Ventura? Vergognose se sfruttano a pieno il contratto

Così Sandro Sabatini al Microfono Aperto: “La proposta di Ancelotti? Non sono né a favore né contro. Non tutti vengono insultati. Ancelotti viene insultato solamente a Torino. In tutti gli altri stadi viene applaudito. Allo stadio si va a tifare la propria squadra ma ovviamente anche per mandare a quel paese. Un buon limite è quello dei cori razzisti. Ma se al primo coro si ferma la partita, qui non si gioca più. E’ a messa che si va a fare i bravi, non allo stadio. Lo stadio rispecchia quello che siamo nella vita normale. Ancelotti è una persona di grande esperienza, saggezza e umanità, ma è stato 10 anni all’estero e forse tornando in Italia non si aspettava un clima così avvelenato. Episodi arbitrali? Se i tifosi contro la Juve pensano solo al fallo di mano di Benatia non capiscono che prendono solo un piccolo particolare, determinante fino a un certo punto. Dopo 12 giornate è l’unico episodio un pò controverso di un cammino importante. Casomai mi sembra impossibile che nessuno abbia fatto un appunto a Gattuso tenendo a centrocampo Kessie e Bakayoko e nell’ostinazione del tener fuori Montolivo, che sa giocare e far girare la palla. Juve non chiude le partite? Forse ha il difetto che quando è in controllo della partita tende a sottovalutare, ma non drammatizzerei. Quando finirà il ciclo Juve? Quando Inter, Roma, Napoli, Lazio e Milan anticiperanno i bianconeri sui colpi con i giovani, a patto che di dargli tempo e crederci. Inter? Con l’Atalanta ha preso anche le critiche che avanzavano con il Barcellona. In generale sta facendo un’ottima stagione, in campionato e in Champions. Spalletti? E’ sotto gli occhi di tutti la sua competenza. Sfrutterei di più Martinez insieme a Icardi, tra loro si completano benissimo. Ventura? Gli riconosco alcune qualità di studioso e innovatore al Bari, Pisa e Torino. Ma a me non è mai piaciuto. Mi spiace che non abbia ancora metabolizzato che sia stato l’allenatore della Nazionale non qualificata al mondiale dopo 60 anni. Non era pronto dal punto di vista psicologico a guidare il Chievo. Sarebbe vergognoso se avesse dichiarato le dimissioni e poi sfruttasse a pieno il contratto. Se ti dimetti non prendi una lira”.

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