Discriminazione territoriale stupido eufemismo: è razzismo

Gianfranco Teotino è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.

SU MILINKOVIC-SAVIC AL MILAN A GENNAIO: “E’ un giocatore che farebbe gola a tantissime grandi squadre e in rossonero sarebbe di utilità straordinaria. Costa tantissimo anche se all’inizio di questa stagione non è stato all’altezza della scorsa. Lotito è una bottega molto cara, ma sarà sicuramente protagonista del mercato della prossima estate”.

SU BALOTELLI ALLA JUVENTUS: “Premesso che rimango dell’idea che a Balotelli un’altra occasione italiana andrebbe data e farebbe bene, non credo che questa possa essere la Juve: ha già Kean che abbiamo visto debuttare in Nazionale con personalità straordinaria. Non mi dispiacerebbe vederlo qualche minuto in più in campo. Spero che Balotelli venga in Italia a gennaio in una squadra che possa dargli continuità, anche se in questo momento non ce ne sono. In questo momento è considerato meno di quanto meriterebbe”.

SULLE PAROLE DI BALOTELLI SUI TIFOSI DEL MILAN: “Si sa che è impulsivo, ma non credo che sia una cosa scandalosa. Certo, non è furba: mettersi di nuovo in mostra per un apprezzamento non positivo nei confronti dei tifosi milanisti non è una mossa di grandissima astuzia”.

SUL BOLOGNA: “Non ci si aspettava che fosse terz’ultimo, è andata peggio di quanto tutti pensassimo. A giudicare dal tipo di partita fatta, a livello di impegno, in Coppa Italia, credo che Inzaghi abbia un rapporto molto buono con la squadra. Credo che il tecnico adesso debba darsi una fisionomia di gioco più definita: inzaghi troppe volte ha cambiato sistema e modo di affrontare le partite. Il suo è un calcio che si basa più sulla fase difensiva e credo che, invece, dovrebbe avere più spregiudicatezza e affidarsi di più a Orsolini, che tutte le volte che è entrato ha dato la scossa alla squadra”.

SU BENTANCUR: “Mi pare un grandissimo giocatore, considerata l’età e il ruolo. Credo possa avere un futuro alla Pjanic o alla Pirlo”.

SU ZANIOLO: “Ha tecnica, personalità e molto fisico, ma, come altri suoi coetanei, deve avere la possibilità di giocare con continuità, perché si impara nella partite”.

SU BAKAYOKO: “Giocatore in assoluto progresso, d’altronde era un giovane che nel Monaco sembrava destinato ad avere grandi successi. Si è solo fermato un po’ all’impatto con la Premier nella passata stagione. Al Milan aveva iniziato sulla scia della scorsa stagione, ma adesso si sta imponendo. È una perfetta mezzala o uno dei due centrocampisti se si gioca con due, mentre davanti alla difesa non è il suo ruolo preferito”.

SU GAZIDIS: “E’ stato un manager fondamentale negli ultimi anni di Arsenal perché si è occupato soprattutto della parte di politica societaria, economica ed infrastrutturale, perché Wenger faceva tutto il mercato, oltre che l’allenatore. Anche al Milan ci sono Leonardo e Maldini e Gazidis avrà l’ultima parola sulle grandi strategie, cioè sul tipo di investimenti che il Milan deve fare per tornare grande”.

SU GATTUSO: “E’ stata una conferma, ma anche una sorpresa per tutti, perché ci aspettavamo solo un allenatore che trasmettesse carattere alla squadra, invece sa giocare bene al calcio e preparare le partite, anche quando manca la spina dorsale della squadra”.

SULLA COPA LIBERTADORES: “Non riesco ad accettare l’idea che si debba giocare in un altro continente: piuttosto, se gli argentini non sono in grado di assistere con civiltà a uno spettacolo meraviglioso e di mantenere l’ordine pubblico, non giochiamola nemmeno”.

SUI CORI: “Odio la definizione di discriminazione territoriale: è uno stupido eufemismo. I cori razzisti sono cori razzisti. Ha ragione Ancelotti: ci sono delle regole perché si possano combattere e devono essere applicate. I bambini nelle curve squalificate? E’ un modo bello per dimostrare che ci può essere un altro calcio. Mi sembra un’iniziativa molto bella”.

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